La Norvegia vuole regolamentare gli influencer e, tra le tante norme, ne spicca una in particolare: gli influencer non potranno più postare foto ritoccate – con filtri e programmi professionali – senza dichiararlo al loro pubblico. In modo simile ai post pagati dalle aziende, con la sponsorizzazione che non può essere taciuta. L’obbligo vale esclusivamente per le foto sponsorizzate e, quindi, realizzate nell’ambito di una campagna pubblicitaria, anche a mezzo social (e quindi su Instagram, TikTok, Facebook e YouTube), o comunque per i post che l’influencer monetizza.

La norma, in particolare, chiede che vengano dichiarati i fotoritocchi che modifichino carnagione, corporatura (ad esempio togliendo qualche chilo di troppo) e molto altro: labbra più carnose, naso ma anche editing per evidenziare o ingigantire i muscoli o gli addominali. L’obbligo di legge scatta anche nel caso in cui si usino i filtri di Instagram o Snapchat. Vale anche per gli inserzionisti.

Non è chiaro se gli stessi obblighi scatteranno anche per tutti i processi di editing necessari semplicemente per migliorare la resa di una foto o di un video, come la calibrazione dei colori o della saturazione.

Le sanzioni sono severe e salgono a seconda della “gravità” dell’omissione. Nei casi peggiori l’influencer potrebbe addirittura essere arrestato.

La legge, almeno nell’intenzione del legislatore, non mira a mettere alla berlina gli influencer che, legittimamente, vogliono ritoccare le loro foto. Si tratta semmai di un tentativo per combattere il fenomeno noto con il nome di “kroppspress“, ossia le ansie e le insicurezze per il proprio corpo.

Il legislatore non vuole che gli influencer diano un’immagine di sé falsata, con il rischio di creare degli standard di bellezza irraggiungibili e aumentare le insicurezze e i problemi d’autostima degli adolescenti – e non solo. Se poi questo sia una buona idea, lo lasciamo decidere a voi.