Uber e Lyft – le due più grandi aziende di NCC al mondo – hanno annunciato un’importante alleanza per assicurarsi che chi è stato allontanato con la grave accusa di molestie sessuali non possa più lavorare come autista per il resto della sua vita.
Le due aziende annunceranno pubblicamente – attraverso un registro condiviso – l’identità delle persone licenziate per gravi casi di molestie e abusi sessuali. L’idea alla base del database condiviso è che una persona licenziata per questi motivi non possa decidere di passare ad un’altra azienda, sfruttando l’assenza di comunicazione tra le principali piattaforme.
La lista nera includerà i driver accusati di comportamenti violenti di vario grado, non soltanto di molestie. In passato le due aziende sono state accusate in più occasioni di non effettuare controlli a sufficienza per evitare che persone potenzialmente pericolose entrassero a far parte del loro network di autisti. Sia Uber che Lyft sono finite – loro malgrado – protagoniste della cronaca per colpa di casi di abusi, anche molto gravi.
Dovresti sentirti al sicuro a prescindere dalla piattaforma di ridesharing che hai scelto. Garantire la tua sicurezza è un compito più grande dei nostri sforzi individuali. Il nuovo programma Sharing Safety dimostra il valore della collaborazione con esperti, attivisti e altre enti per fare la differenza. Incoraggiamo le altre aziende ad unirsi a noi.
ha detto Tony West, VP di Uber.