Uber Eats dice addio all’Italia: il business non è mai partito per davvero
In una nota, l'azienda ha spiegato che le prospettive di crescita non sono state in linea con le sue aspettative e non consentivano di offrire un modello sostenibile
Uber Eats, il servizio di food delivering di Uber, interromperà ogni servizio in Italia. Rimarrà, invece, attivo il servizio di noleggio con conducente, Uber Black. Uber Eats, arrivato nel nostro Paese nel lontano 2016, era presente in 60 diverse città italiane e praticamente in tutte le regioni.
Funzionava in modo piuttosto semplice: gli utenti potevano scaricare l’app del servizio, distinta da quella di Uber Black, e quindi potevano sfogliare tra un’ampia lista di ristoranti che aderivano al servizio. Gli ordini venivano quindi consegnati dai cosiddetti rider, cioè corrieri, quasi sempre con contratto autonomo, che vengono pagati a cottimo più eventuali mance del cliente. Uber Eats, in Italia come altrove, competeva in un mercato piuttosto saturo, dove sono attive diverse altre aziende piuttosto collaudate, come Just Eat, una delle prime aziende di food delivery ad aver puntato sull’Italia, ma anche Deliveroo, Glovo e Foodracer.
Annunciando la chiusura del servizio in Italia, l’azienda ha spiegato che il servizio non è mai riuscito a decollare veramente e che le proiezioni di crescita non sono state «in linea con le nostre aspettative per garantire un business sostenibile nel lungo periodo». Come anticipato, Uber continuerà ad offrire anche in Italia il suo servizio di noleggio auto con conducente, Uber Black.
