Facebook voleva letteralmente creare connessioni con l’Oriente gettando un cavo sottomarino che avrebbe unito la California a Hong Kong, Taiwan e Filippine. La richiesta per la costruzione era partita nel 2018, ma da allora le situazioni sono molto cambiate e il Governo degli Stati Uniti ha fatto capire che non appoggia più il progetto.

Tecnicamente gli USA non hanno chiesto di cancellarlo, hanno “semplicemente” domandato che il cavo noto come Pacific Light Cable Network aggirasse la città portuale. Comprensibilmente, Facebook ha deciso di fare un passo indietro, valutando la rimodulazione del progetto in modo che tenga conto dell’attuale situazione.

A causa delle continue preoccupazioni del governo degli Stati Uniti circa i collegamenti di comunicazione diretta con Hong Kong, abbiamo deciso di ritirare la nostra richiesta alla Federal Communication Commission,

ha riferito un portavoce della Big Tech.

Hong Kong, città che fino a qualche anno fa era esente dal controllo della Cina, è stata quasi del tutto inglobata dal potere dell’Amministrazione Xi Jinping, con oppositori politici e contestatori che ormai sono stati marginalizzati e/o arrestati.

Washington, dal canto suo, sta inasprendo le tensioni con il gigante asiatico. Il presidente USA Joe Biden ha sempre sostenuto con chiarezza l’intenzione di voler contrastare il potere politico e finanziario del suo omologo cinese e i rapporti si stanno deteriorando a vista d’occhio.

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti teme quindi che una fibra ottica tesa tra la Silicon Valley e Hong Kong “esporrebbe il traffico delle comunicazioni degli Stati Uniti alla raccolta” da parte di Pechino e Facebook non vede alcuna utilità nel costruire una costosa infrastruttura che non potrà adoperare.

 

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