Le regole di distanziamento sociale e gli isolamenti hanno scatenato un profondo senso di solitudine e le donne patiscono maggiormente.
A dirlo è l’istituto statunitense Mayo Clinic, il quale ha analizzato la sensazione di decrescita delle amicizie che è stata avvertita da molti in questo periodo pandemico. Secondo la ricerca pubblicata su Social Science & Medicine, i bersagli principali di questo profondo senso di abbandono sono state donne e gli individui di costituzione debole.
La teoria dei ricercatori è che queste tipologie di soggetti siano anche quelle lavorativamente più vulnerabili, ovvero che siano le prime a rimetterci quando le aziende sono in difficoltà.
I posti di lavoro sono spesso dei posti in cui si creano network sociali e di supporto. In più, il fatto che i lavori vengano progressivamente trasferiti dal luogo di lavoro alle mura domestiche potrebbe ulteriormente complicare le connessioni tra donne,
ha ipotizzato l’autrice responsabile della ricerca Lindsey Philpot, ricercatrice dei servizi sanitare e epidemiologa del Dipartimento di Medifcina del Mayo Clinic.
Nelle donne, ma non solo, sarebbero scomparse le amicizie e si sarebbe invece acuito il senso di solitudine. Allo stesso tempo, quelle poche connessioni che restano sembrano invece saldarsi intensamente, offrendo un aumento di supporto emotivo e logistico, nonché un calo dell’ostilità percepita.
La soluzione fornita dai ricercatori per sopperire ai lati nefasti del distanziamento è, semplicemente, quella di impegnarsi maggiormente a mantenere i contatti coi propri amici e, magari, di sforzarsi a farsene pure di nuovi.
Prima del distanziamento fisico beneficiavamo delle interazioni sociali passive, ovvero interagivamo con gli altri parenti alle partite di basket dei figli oppure chiacchieravamo con i colleghi tra un meeting e l’altro.
Il distanziamento fisico ci impone di essere più intenzionali nel raggiungere gli altri, nel creare connessioni, e nel trascorrere del tempo (virtuale) con gli altri. Quindi prendete in considerazione di organizzarvi un incontro per un caffè virtuale con un amico, di unirvi o di organizzare una serata di indovinelli online o di prendere il telefono e chiamare un familiare o un amico,
ha concluso la dottoressa Philpot.
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