Alcuni professori californiani hanno trovato un modo per “origliare” le conversazioni che le cellule intrattengono tra di loro.
Matematici e biologi dell’Università della California hanno partorito la curiosa CellChat, una piattaforma computazionale che riesce a decodificare gli impulsi che attraversano le cellule che compongono i tessuti biologici, se non addirittura interi organismi.
Per far funzionare questo insolito “traduttore” di messaggi molecolari, gli scienziati forniscono alla macchina l’espressione genetica di una singola cellula, quindi ottengono un report dettagliato sulle comunicazioni che le cellule si sono scambiate attraverso il tessuto o l’organo preso in considerazione.
Non solo, CellChat è in grado di cogliere le sfumature delle conversazioni che le cellule imprimono nelle molecole, ovvero coglie l’intensità del segnale di contatto.
Per comprendere adeguatamente perché le cellule si comportino in un determinato, nonché per predire le loro future azioni, dobbiamo essere in grado di ascoltare che cos’hanno da dirsi l’un l’altra; la matematica e il machine learning permettono una traduzione dei loro messaggi.
ha spiegato Qing Nie, professore ordinario di matematica e di biologia presso l’Università della California.
Proprio come nel nostro mondo, mondo nel quale siamo costantemente bombardati da informazioni, tutte le cellule sperimentano un sacco di parole molecolari che giungono loro tutte quante simultaneamente.
Cosa scelgono di fare, dipende da questo flusso costante di informazioni molecolari e da che parole e frasi si riescono a far udire con tono maggiore,
ha aggiunto Maksim Plikus, professore di sviluppo e biologia delle cellule presso la medesima università.
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