L’azienda cinese Sinopharm annuncia che il suo vaccino contro é efficiente al 79 per cento, nel proteggere da Covid-19.

L’informazione é stata divulgata oggi, mercoledì 30 dicembre, con un breve post sul sito della China National Biotec Group (CNBG), l’azienda nazionale di Beijing per quanto concerne i prodotti biotecnologici.

Non é chiaro quale sia stata la portata dei test, né per dimensione, né per numero di infetti, tuttavia la CNBG ha dichiarato che la percentuale dichiarata faccia riferimento ai risultati ottenuti dalla Fase 3 dei test, sottolineandone l’attendibilità.

Il vaccino é, come molti suoi omologhi, da somministrare con due iniezioni eseguite a distanza di tempo, con l’azienda che ribadisce sia assolutamente “sicuro” e capace di sviluppare forti anticorpi contro il Coronavirus. Il vaccino non ha, peraltro, la necessità di essere stoccato a temperature proibitive.

Il tentativo di rassicurare il pubblico e la comunità scientifica é d’obbligo. Tra le propagande delle nazioni avversarie e un trattamento delle informazioni cliniche alquanto torbido, la Cina si trova ora a dover stabilizzare una credibilità che appare fluttuante.

Il comunicato della CNBG non solo da a intendere che milioni di nuove dosi di vaccino siano in procinto di raggiungere il mercato globale, ma promulga anche l’idea di un Governo cinese serio e altruista.

La Cina ha infatti dichiarato di non essere interessata a partecipare alla “corsa ai vaccini”, piuttosto ha sostenuto che il suo interesse sia quello di focalizzarsi sull’interesse dell'”intera umanità”.

La distribuzione del vaccino, allo stesso tempo, é una chiave con cui il Paese asiatico starebbe consolidando i suoi legami con le nazioni in via di sviluppo, specialmente quelle africane.

Grazie alle leggi cinesi che normano le situazioni di emergenza, Sinopharm é già riuscita a inoculare i suoi vaccini in centinaia di migliaia di cittadini cinesi, mettendosi in azione ancor prima che il farmaco ottenesse l’approvazione ufficiale.