Immuni è una delle prime app di contact tracing a far parte del programma ‘Gateway’ dell’Unione Europea. Potrà funzionare anche in altri due Paesi, in attesa che anche le app degli altri governi aderiscano all’iniziativa. Nel frattempo Il Foglio ha lanciato un appello ai quotidiani italiani.

Immuni potrà essere utilizzata dai cittadini italiani anche in Germania e in Irlanda, i primi paesi a far parte del progetto “Gateaway”. Il funzionamento dell’app di contact tracing al di fuori dei confini italiani verrà garantito a partire dal 17 ottobre.

La notizia è stata data dall’agenzia stampa Ansa, che cita come fonte alcuni funzionari di alto livello della Commissione UE.

Gli italiani che si trovino in Germania o in Irlanda non dovranno fare nulla, è sufficiente che abbiano installato l’app Immuni. In caso di contagio o di esposizione al contagio, il sistema di notifica funzionerà come avviene già ora all’interno dei confini nazionali.

Nell’Unione Europea, ricorda sempre l’Ansa, sono 15 i Paesi che hanno promosso un’app di contact tracing ufficiale:  Italia, Austria, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Irlanda, Lettonia, Malta, Olanda, Spagna, Polonia, Portogallo, Repubblica ceca. Belgio, Cirpro e Lituania si aggiungeranno a breve.

Di Immuni si è parlato molto anche in relazione ai deludenti risultati di download, mentre di recente La Repubblica aveva individuato un glitch che la rendeva inoperativa su alcuni device Android.

Quanto alla sua diffusione, Il Foglio proprio oggi ha lanciato un appello indirizzato a tutti gli altri quotidiani nazionali: uno sforzo comune per aumentare i download dell’app, seguendo le tracce di un’iniziativa simile già sperimentata nel Regno Unito. Il Foglio propone che sabato prossimo ogni quotidiano nazionale regali gratuitamente uno spazio all’app di contact-tracing.

Lo hanno fatto i giornali inglesi, con ottimi risultati. Lo possono e lo devono fare anche i giornali italiani. Nostra proposta: regaliamo tutti uno spazio a Immuni, sabato prossimo, per spiegare perché avere più tracciamento significa avere più sicurezza, più salute e più libertà. Chi ci sta?

si legge nell’editoriale pubblicato sul quotidiano fondato da Giuliano Ferrara. L’iniziativa è già stata rilanciata anche da parte della politica, con il segretario del PD Nicola Zingaretti e il Ministro della Salute Roberto Speranza che hanno dato il loro parere positivo.