L’European Southern Observatory (ESO) ha firmato un accordo per la progettazione e la costruzione di ANDES, lo spettrografo Echelle ad alta dispersione di ArmazoNes. Lo strumento ANDES sarà installato sull’Extremely Large Telescope (ELT) dell’ESO, attualmente in costruzione nel deserto di Atacama in Cile. Verrà utilizzato per cercare segni di vita negli esopianeti. Verranno inoltre testate le variazioni delle costanti fondamentali della fisica e misurata l’accelerazione dell’espansione dell’universo.

L’Università di Cambridge è l’istituzione capofila del progetto, che coinvolge scienziati di 13 Paesi. Il professor Roberto Maiolino, del Cavendish Laboratory e del Kavli Institute for Cosmology di Cambridge, è lo scienziato del progetto ANDES. Precedentemente noto come HIRES, ANDES è un potente spettrografo, uno strumento che divide la luce nelle sue lunghezze d’onda componenti per consentire agli astronomi di determinare le proprietà degli oggetti astronomici, come la loro composizione chimica.

Lo strumento avrà una precisione di lunghezza d’onda da record nelle regioni della luce del visibile e del vicino infrarosso e, lavorando in combinazione con il potente sistema di specchi del PFU, aprirà la strada a ricerche che abbracceranno diverse aree dell’astronomia. “ANDES è uno strumento con un enorme potenziale di scoperte scientifiche rivoluzionarie, che possono influenzare profondamente la nostra percezione dell’universo ben oltre la piccola comunità di scienziati”, ha dichiarato Alessandro Marconi, Principal Investigator di ANDES.

ANDES condurrà indagini dettagliate sulle atmosfere di esopianeti simili alla Terra, consentendo agli astronomi di effettuare una ricerca approfondita di segni di vita. Sarà anche in grado di analizzare gli elementi chimici di oggetti lontani nell’universo primordiale, diventando così il primo strumento in grado di rilevare le firme delle stelle di Popolazione III, le prime stelle nate nell’universo.

Inoltre, gli astronomi potranno utilizzare i dati di ANDES per verificare se le costanti fondamentali della fisica variano nel tempo e nello spazio. I suoi dati completi saranno utilizzati anche per misurare direttamente l’accelerazione dell’espansione dell’universo, uno dei misteri più pressanti del cosmo. Quando le operazioni inizieranno nel corso di questo decennio, l’ELT sarà il più grande occhio sul cielo del mondo, inaugurando una nuova era nell’astronomia terrestre.