La Casa Bianca inasprisce le restrizioni contro Huawei. Niente rinnovo della licenza TGL, così gli Stati Uniti tagliano i ponti del colosso cinese con i produttori di chip ma anche con Google. Compromessi gli update degli smartphone Android pre-ban.
L’inasprimento delle sanzioni ha l’obiettivo di tagliare fuori Huawei dal mercato dei chip. Il colosso, scrive Reuters, ora necessità di una licenza speciale non soltanto per ottenere i semiconduttori prodotti negli Stati Uniti, ma anche per quelli che, seppur prodotti da terze parti fuori dai confini americani, di fatto utilizzano tecnologia o software made in USA.
Le nuove misure restrittive dello scorso maggio, ha spiegato a Fox News il Segretario al Commercio, Wilbur Ross, di fatto lasciavano molti spazi di libertà ad Huawei.
Le nuove regole rendono inequivocabile il divieto di usare qualsiasi software o equipaggiamento americano senza una licenza.
Il mancato rinnovo della licenza TGL, poi, pregiudica la possibilità per Huawei di continuare a fornire update a quegli smartphone con Android e licenza Google immessi nel mercato prima dell’ingresso dell’azienda nell’entity list della Casa Bianca. Questa probabilmente è la novità che, più di tutte, colpisce direttamente i consumatori, inclusi quelli italiani.
Ma capiamoci: ora l’orizzonte degli eventi è tutto fuorché cristallino. Anzi, in assenza di ulteriori chiarimenti da parte di Google e Huawei si delineano almeno quattro possibili ipotesi, come spiegavano ieri i colleghi di HDBlog in un approfondimento di cui vi consigliamo la lettura. Lo scenario più drastico —ossia lo stop totale agli update, incluse le nuove patch di sicurezza— non è da escludere a priori. Immagine in apertura via Foreign Policy.