Richard Yu, CEO di Huawei Consumer Business Group, ha annunciato il ritorno dei flagship smartphone di Huawei. A causa delle restrizioni precedenti, Huawei ha dovuto fare compromessi nella produzione dei suoi telefoni, non potendo utilizzare la propria tecnologia come i modem 5G Balong e i SoC Kirin. Invece, Huawei si è affidata a Qualcomm, che ha fornito processori senza modem 5G attivi.

Recenti report dalla Cina suggeriscono che Huawei stia testando nuovi chip 5G. Qualcomm ha dichiarato di non aver fornito chip 5G a Huawei, il che implica che Huawei stia cercando soluzioni interne. L’azienda collabora da tempo con SMIC, una delle principali produttrici di chip in Cina. Nonostante SMIC sia tecnologicamente indietro rispetto a giganti come Samsung e TSMC, potrebbe aver iniziato la produzione di chip a 7 nanometri. Ciò potrebbe permettere a Huawei di produrre una versione migliorata del Kirin 990 5G, annunciato nel 2019.

L’ottimizzazione potrebbe venire dal sistema operativo HarmonyOS di Huawei, una variante di Android. Il primo smartphone 5G di Huawei – dopo l’approvazione delle sanzioni statunitensi – potrebbe arrivare a novembre. Ad ogni modo, non è chiaro quante possibilità di successo possa effettivamente avere in Europa, dove HarmonyOS non ha ancora fatto breccia nel cuore dei consumatori.