Continua la guerra tra Elon Musk e le amministrazioni locali della California. Il CEO ha detto che oggi riaprirà lo stabilimento di Fremont, violando il lockdown: «Arrestatemi».
Lo ha annunciato con un tweet: «Oggi sarò davanti alle linee di produzione assieme ai miei dipendenti», ha detto Elon Musk. «Se qualcuno dovrà venire arrestato, chiedo che quello sia solo io».
Elon Musk la scorsa settimana aveva annunciato ai suoi dipendenti l’intenzione di riaprire gli stabilimenti di Fremont, nonostante non potesse (e non possa tutt’ora) farlo. Il Governatore della California aveva annunciato un piano di allentamento progressivo delle misure restrittive, lasciando però alle amministrazioni locali l’ultima parola.
La contea di Alameda, ad esempio, non allenterà le misure restrittive, e continuerà il lockdown almeno fino alla fine di maggio — una decisione contro cui Tesla ha già fatto ricorso.
Ma all’azione legale l’imprenditore sembra interessato ad affiancare anche una sorta di disobbedienza, entrando in un gioco pericoloso che rischia di avere severe conseguenze, per lui e per la sua azienda.
La crociata di Elon Musk contro il lockdown —una misura che ha definito «fascista»— ha fatto sì che si creasse anche un’inedita convergenza tra l’imprenditore sudafricano e il mondo della politica italiana: recentemente il CEO di Tesla ha dato ragione su Twitter a Vittorio Sgarbi.
- E.M. restarts Tesla factory in defiance of county orders (techcrunch.com)