Il rover Curiosity impegnato a sondare la superficie di Marte ha intercettato del gas metano. Che sia il segnale di una presenza di esseri viventi sul Pianeta Rosso?
La notizia diffusa dal The New York Times non è stata ancora confermata dalla Nasa che preferisce effettuare più analisi prima di darne l’annuncio.
La NASA, infatti, ha riconosciuto il rilevamento del metano in una dichiarazione sabato pomeriggio, ma l’ha definito un primo risultato scientifico a cui seguiranno successive analisi:
Visto questo sorprendente risultato, abbiamo riorganizzato il weekend per eseguire un ulteriore esperimento.
ha scritto in una email, visionata dal quotidiano newyorkese, Ashwin R. Vasavada, lo scienziato del progetto per la missione.
Sulla Terra il gas metano è prodotto dagli esseri viventi, i microbi cosiddetti metanotrofi, prosperano in luoghi privi di ossigeno, come rocce sottoterra e i tratti digestivi degli animali, e liberano il metano come prodotto di scarto. È anche vero che le reazioni geotermiche prive di microrganismi biologici possono generare metano.
Quindi diverse possono essere le ipotesi.
Dato che la luce solare e le reazioni chimiche spezzerebbero le molecole entro pochi secoli potrebbe significare che il metano rilevato possa essere stato rilasciato di recente. Gli scienziati planetari ritengono che Marte potesse essere più caldo, più umido e più abitabile circa 4 miliardi di anni fa. Ora, stanno avanzando l’ipotesi che se la vita dovesse mai sorgere su Marte, i suoi discendenti microbici avrebbero potuto migrare sottoterra e persistere.
È anche possibile che il metano sia antico e intrappolato all’interno di Marte per milioni di anni e che sfugga a intermittenza attraverso le fessure arrivando in superficie.
Aspettiamo i risultati della NASA per capire effettivamente la causa della presenza di metano su Marte.
- NASA Rover on Mars Detects Puff of Gas That Hints at Possibility of Life (nytimes.com)
- Image credit NASA