Il 3 Ottobre, in contemporanea con gli Stati Uniti, torna sul piccolo schermo con Infinity la seconda stagione della serie Starz Ash vs Evil Dead, curata Sam Raimi con Bruce Campbell, che segue le vicende dell’eroe anticonvenzionale per eccellenza Ash Williams e la sua lotta contro il male.

Manca pochissimo all’arrivo della seconda stagione di Ash vs Evil Dead, dove Sam Raimi e il suo fedele amico Bruce Campbell, tornano nuovamente in una sanguinosa avventura che vede Ash alle prese con il tanto temuto Necronomicon.

Abbiamo visto in anteprima i primi due episodi di questa attesa seconda stagione, Ruby Loses Her Immortality e Liliam is a deadite, e le aspettative non sono state deluse.

La seconda stagione di Ash vs Evil Dead si apre facendoci entrare immediatamente nel vivo.

La seconda stagione di Ash vs Evil Dead si apre facendoci entrare immediatamente nel vivo. Il letale potere del Necronomicon non si è ancora arrestato e, molto probabilmente, non si arresterà mai. La situazione viene aggravata dalla perdita di controllo di Ruby sui suoi stessi “figli”, che si ribellano alla donna, ormai priva del suo potere, e sono pronti ad ucciderla pur di ottenere il libro.

In un tentativo disperato, Ruby prova a invocare Ash, ben coscia che il loro incontro, vista la conclusione della stagione precedente, potrebbe portare alla sua stessa morte. I patti, in fondo, erano chiari: tu ti diverti con i morti e io mi diverso a Jacksonville con le mamme e le figlie!

 

ash vs evil dead

 

Ash, Pablo e Kelly si godono il loro meritato riposo, sebbene Ash sia consapevole di aver condannato l’umanità alla tenebre…

Ash, Pablo e Kelly si godono il loro meritato riposo, sebbene Ash sia consapevole di aver condannato l’umanità alla tenebre, festeggiando con fiumi di alcool e ormoni giovanili a Jacksonville.

Ad attenderli, purtroppo, ci sarà un vero e proprio bagno di sangue che li condurrà, ancora una volta, dritti verso l’infernale strada del Necronomicon.

Ash, sapendo che nel mezzo c’è Ruby, e volto ad eliminare questo problema una volta per tutte, si dirigerà con i due amici verso Elk Grove, sua città d’origine, dove ad attenderli non ci saranno solamente spietatissimi demoni, ma i ricordi di un passato ancora troppo vicino per Ash.

Se nella prima stagione di Ash vs Evil Dead a dominare erano i continui rimandi al secondo capitolo della saga, Evil Dead 2, nel primo e secondo episodio di questa seconda stagione, lampanti sono gli omaggi dedicati al primo film.

Capiamo fin da subito che le ambizioni di questo continuo sono molto più grandi ed estese a un cast maggiore. Un’avventura che non ha come obiettivo il viaggio e il ritrovamento del malefico cabin della saga, come è già avvenuto nella prima stagione, ma si vuole spingere molto oltre.

 

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Il personaggio di Pablo, interpretato da Ray Santiago, aveva già assunto una sua funzionalità all’interno della prima stagione, venendo sempre più approfondito, man mano che gli episodi andassero avanti. Adesso, sembrerebbe che Pablo abbia un ruolo ancora più centrale, fondamentale per capire il nuovo piano malefico del maledetto libro.

Il giovane aiutante un po’ imbranato e incapace di confessarsi alla seducente Kelly, viene colpito da visioni e gesti incontrollati che ricordano moltissimo Cheryl, personaggio all’interno del primo film e che nella serie ritorna sotto forma di ricordo non appena Ash si trova davanti alla porta della sua vecchia stanza.

Sembrerebbe che in questa seconda stagione si lasci molto spazio all’introspezione, ovviamente sempre dando piena centralità agli assurdi scontri esilaranti.

Raimi non vuole deludere nessun palato. Abilmente, come ha sempre dimostrato di sapere fare, mescola splatter estremo e divertente a scene dalla suspense consistente. Un po’ di batticuore non gusta mai, prima di vedere una testa ruotare sopra di noi sul sottofondo di una motosega.

Ed è così che nel secondo episodio costruisce una scena e una lunga sequenza all’interno di un obitorio, giocando moltissimo con il vedo e non vedo, l’effetto sorpresa e l’inquietudine dei movimenti della luce e gestione delle tempistiche. Un mix da far rabbrividire ma che, al tempo stesso, riesce a far divertire nella coreografia di lotta estrema contro un “oggetto” impossessato fuori dal comune.

 

 

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Il primo episodio di Ash vs Evil Dead serve a iniziare a districare questo nuovo capitolo.

Il primo episodio di Ash vs Evil Dead serve a iniziare a districare questo nuovo capitolo della vita di Ash. Un nuovo viaggio da affrontare e nemici, molto più potenti di tutti quelli precedentemente affrontati, con cui doversi confrontare.

Un minutaggio che supera di poco la mezz’ora, ma che sa catturare abilmente l’attenzione dello spettatore, sorprendendolo tra piccoli colpi di scena e sequenze al limite del gore e del grottesco.

Nel secondo episodio si ritorna ai venti minuti standard della prima stagione, e si cerca di entrare più che mai nel vivo della vicenda. Ciò che ci appare subito chiaro dal principio è che a Elk Grove i demoni non saranno l’unico ostacolo che si troveranno a fronteggiare i tre, o per meglio dire quattro, compagni.

Elk Grove non accoglie Ash di certo a braccia aperte. Ricollegandosi ai primi precedenti capitoli della saga, l’aria di sospetto e circospezione regna nei confronti della figura di Ash, da sempre unico sopravvissuto ai sanguinolenti eventi della sua età più giovane.

L’intero format di Ash vs Evil Dead, come si è potuto già constatare dalla prima stagione, e come ben si poteva immaginare e sperare, è dominato da un’ondata di sangue oscillante tra l’ironico e il serio. Gli stessi personaggi malefici usati da Raimi hanno sempre una realizzazione volutamente posticcia, ma assolutamente mostruosa.

Sangue e risate. Gli ingredienti segreti per un mix esplosivo.

Sam Raimi ha fatto dell’horror un suo biglietto da visita. Un horror mai conosciuto prima sotto quest’ottica e che prende fondamento direttamente dalla mescolanza del trash e del gore assieme allo slapstick, trovandosi tra le mani un genere ibrido ma che funziona, amato da moltissimi fan.

Suspense e finzione, elementi chiari e specifici già ben delineati nella prima stagione e che ritornano anche in questa. Sequenze di puro brivido alle quali seguono situazioni paradossali, come budella impossessate e dai denti affilati (molto simili a dei tremors), per poi tornare alla “serietà” e l’arduo compito di salvare, ancora una volta, il mondo.

 

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La pelle di Bruce Campbell è ormai un tutt’uno con quella di Ash Williams.

La pelle di Bruce Campbell è ormai un tutt’uno con quella di Ash Williams. L’uno il prolungamento dell’altro. Un attore che sai convincere e appassionare sempre. All’apparenza un perfetto idiota ma che tra le mani ha un destino troppo grande per lui. Al di fuori dell’apparenza, la sensazione che Ash sia un’idiota rimane, ma sicuramente non c’è nessuno meglio di lui che sappia, cosa voglia dire, trovarsi di fronte a quel nemico.

In questa stagione, probabilmente, il senso di frustrazione nei confronti del Necronomicon inizia a farsi sentire. Stanchezza nei confronti di un ruolo che non ha chiesto lui di ricoprire.

E la chiusura del secondo episodio ci conferma quanto questo personaggio sia davvero abile contro il maligno, molto meno nel non farsi rubare l’auto dal primo teppista a tiro.

 

 

 

 

Torna, ovviamente, l’amatissima Lucy Lawless nei panni di Ruby.

Torna, ovviamente, l’amatissima Lucy Lawless nei panni di Ruby. Fin dal primo episodio Ruby è al centro della scena e questo ci fa sperare in una stagione con una sua presenza molto più massiccia, a differenza della prima stagione che, nonostante la centralità del personaggio, i momenti della Lawless erano contati con il contagocce.

Non mancano, come già detto prima, il duo già amato nella prima stagione, Pablo e Kelly (Dana Delorenzo).

A quanto pare, il tenero tra i due non è ancora scoppiato e questi primi due episodi non lasciano il tempo per indagare ulteriormente sulla tensione sessuale dei due. L’epicentro è soprattutto Pablo, dominato da visioni catastrofiche che hanno sempre come protagonista il temuto libro del male.

Kelly fa un po’ da contorno in entrambi gli episodi, sebbene non manchino le sue folli scene d’azione e il confronto con la Evil Kelly, protagonista di un paio d’episodi nella stagione trascorsa.

Assoluta new entry il padre di Ash, interpretato da Lee Majors. Avete presente il detto tale padre tale figlio? Well, Ash e suo padre ne sono la perfetta incarnazione. E anche se per ora abbiamo visto poco, il personaggio conquista fin da subito e la curiosità per vederlo realmente in azione è tanta.

 

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E c’è anche il ritorno di una vecchia, e storica, fiammo di Ash e quello di un amico di infanzia, interpretato da un guest star.

Ash vs Evil Dead si apre nel migliore dei modi e conferma tutte le premesse e buoni propositi che avevano già trovato la loro massima espressione nella prima stagione.

Un degno continuo per la saga di Evil Dead, che trova ancora volta vita in un formato che permette al genio di Raimi di creare, sperimentare e andare sempre oltre, riuscendo a non tradire mai lo spettatore e farlo divertire come sempre.

 

Ash Vs. Evil Dead torna con la seconda stagione dal 3 ottobre su Infinity, in contemporanea con gli Stati Uniti. Scoprite tutto su questa serie nel nostro hub dedicato: leganerd.com/ashvsevildead