Era il 2001 quando Carlos Ghosn, CEO di Nissan, decise di avviare un progetto per la realizzazione di quella che sarebbe stata una tra le più performanti supercar mai prodotte.
I wanted no compromise, I don’t care how much time it’s gonna take. I want a very strong performance car.
Sono state queste le indicazioni che ha dato al team di ingegneri Nissan capitanato da Kazutoshi Mizuno. Tempi di sviluppo previsti: ben 5 anni.
Un po’ di storia
La casa automobilistica del paese del sol levante aveva già grande esperienza nel produrre veicoli altamente performanti, un esempio molto noto è la serie Skyline che ha identificato molti veicoli di classe media ma anche la famosissima Nissan Skyline GT-R, un bolide con un motore da 2500cc che sviluppava ben 340 cavalli (infrangendo anche un accordo tra le case automobilistiche giapponesi che impediva di superare i 280 cavalli).
Il propulsore, come si vede in numerosi film, veniva solitamente elaborato e c’era chi riusciva a portarlo fino a ben 500 cavalli, aprendo così un’enorme gara tra le aziende di tuning.
Nonostante si tratti di un’auto del ‘98 il quantitativo di tecnologia al suo interno era a dir poco straordinario: le ruote posteriori erano in grado di sterzare di qualche grado e, inoltre, la trazione era controllata elettronicamente con un sistema molto avanzato e si adattava ad ogni tipo di manto stradale.
L’evoluzione: obiettivi ed aspettative
Con la GT-R Nissan ha voluto fare un salto di qualità, costruendo una supercar a tutti gli effetti per mettere in vista le capacità dei suoi ingegneri, le potenzialità e la passione del suo brand.
La casa nipponica ha voluto dimostrare di poter creare una vettura più performante di quelle della concorrenza ma con un prezzo minore grazie all’ottima progettazione ed alle ben studiate tecniche di produzione. La GT-R non è solo un’altra auto di Nissan, bensì è una vera e propria ambasciatrice del loro marchio, nata nel periodo successivo alla grave crisi dell’azienda.
Gli sviluppi
Il team di ingegneri guidato da Kazutoshi Mizuno si mette al lavoro per costruire da zero la vettura, la maggior parte dei componenti viene progettata appositamente per questa auto.
Il design, fattore fondamentale, viene creato con l’intento di dare un feeling moderno trasmettendo, allo stesso tempo, continuità con il passato.
Viene costruito un primo prototipo chiamato GT-R Proto in modo da cominciare a fare dei test su pista e dei confronti con la Porche 911 Turbo.
Le due macchine vengono portate al Sendai Hi-Land Raceway, anche Carlos Ghosn prende parte ad alcune prove per valutare il lavoro svolto fino a quel momento e si dichiara molto soddisfatto.
Anno dopo anno alcuni di questi prototipi vengono svelati al pubblico e viene organizzato un evento per mettere nelle mani dei critici automobilistici la loro potenza.
Nonostante si tratti di un prototipo la vettura soddisfa la maggior parte dei recensori. Nissan annuncia che il lancio si terrà al Tokyo Motorshow del 2007.
Il lavoro finito
Una enorme folla si avvicina allo stand Nissan durante il motorshow, dove vengono mostrate le riprese di una onboard camera montata sulla GT-R durante un giro sul Nurburgring: il tempo registrato è di 7 minuti e 38 secondi, la Porche è stata sconfitta.
Ovviamente dal 2007 a oggi sono state apportate moltissime migliorie, al livello tecnico la GT-R (versione standard 2013) è molto entusiasmante: il propulsore è un V6 da 3.800cc (relativamente piccolo) che sviluppa ben 545 cavalli.
Il tempo da 0 a 100km/h è di soli 2,7 secondi: due decimi di secondo più “lenta” rispetto ad una Bugatti Veyron ma comunque più veloce rispetto ad una Ferrari 458 o ad una Lexus LFA.
Il cambio e la doppia frizione (che garantisce cambiate in un decimo di secondo) sono stati posizionati nel retro dell’auto in modo da garantire il perfetto bilanciamento del peso, la trazione viene comunque trasferita a tutte e quattro le ruote grazie al doppio albero di trasmissione (la GT-R è la prima ad avere un sistema simile).
Nissan, per garantire la massima stabilità del veicolo, ha deciso di mantenerne un peso di 1.700kg. Una piccola nota va anche al computer di bordo che è stato prodotto da Polyphony Digital e che permette di vedere praticamente ogni tipo di parametro riguardante l’auto in tempo reale.
La GT-R 2013 (quella in vendita a €95.000) ha compiuto un giro sul Nurburgring in 7 minuti e 19 secondi (qui la classifica completa dei tempi) mentre la più potente versione Nismo ha raggiunto i 7 minuti e 8 rimanendo seconda solo alla Porche 918 Spyder che costa più di €640.000.
La filosofia dietro questa supercar
Tutti hanno il diritto di godere di una supercar e delle performance di una supercar. Chiunque, dove vuole, quando vuole. Prima quello delle supercar era un mercato molto chiuso. Volevo aprirlo. Un grande bagagliaio. Performance accessibili. Puoi guidare la mia aiuto a 300km/h con tua moglie. Prima della GT-R era un sogno. Dopo la GT-R questo sogno è una realtà.
Le parole di Kazutoshi Mizuno esprimono perfettamente la filosofia di questa auto.
Non si tratta di una Pagani Zonda o di una Lamborghini Sesto Elemento (di cui persino lo Stig ha perso il controllo), la GT-R è una supercar con un costo relativamente accessibile e che consente a chiunque di fare ottimi tempi sul circuito.
Magari non attira le tette gli sguardi come una Ferrari ma di sicuro non dovrete spendere un patrimonio in carburante ed in costi di manutenzione.
Cosa si può migliorare
E’ ovvio che quest’auto ha ancora un enorme potenziale, basta pensare che con un po’ di tuning la AMS è riuscita a far produrre alla GT-R ben 1600 cavalli, un tantino abbondanti.
Allora perché non portarla a queste specifiche estreme? Perché sarebbe una contraddizione: un’ auto con un motore di quella potenza sarebbe instabile e manovrabile solo da piloti esperti, il che andrebbe contro la filosofia stessa di questa macchina.
Sicuramente però ci sono aspetti che hanno un margine di miglioramento non compromettente per la sicurezza e la facilità d’uso.
Difficile però dire dove andare ad incidere, Kazutoshi Mizuno non esclude neanche un motore ibrido che sarebbe comunque in linea con la decisione di Nissan di puntare sull’elettrico. Quel che è certo è la GT-R ci farà sognare ancora a lungo.