iPhone 17, il grande assente dell’evento Apple è stato l’AI
Pochi riferimenti ad AI nell'evento iPhone 17. Focus su hardware mentre concorrenti puntano su assistenti AI.

Durante l’evento Apple durato un’ora e quindici minuti, molto più breve del solito, una parola chiave era stranamente assente dalla maggior parte della presentazione: AI. Nonostante il CEO Tim Cook abbia dichiarato che l’azienda stava facendo “il salto più grande di sempre per iPhone”, i riferimenti ad Apple Intelligence durante la presentazione dei nuovi iPhone sono stati sporadici e superficiali.
L’AI dietro le quinte
Apple ha adottato un approccio completamente diverso rispetto a Google e Samsung, parlando di come l’intelligenza artificiale aiuti a potenziare le funzioni in background piuttosto che metterla in primo piano per i consumatori. La maggior parte degli strumenti AI specifici che Apple ha presentato – come le funzioni di intelligenza visuale e la traduzione live in iMessage e FaceTime – erano già stati punti centrali durante il WWDC 2025 di giugno. E non sono necessariamente innovativi, considerando che concorrenti come Google e Samsung hanno introdotto funzioni comparabili un anno fa o più.
I dirigenti hanno spiegato come un neural engine aggiornato alimenti Apple Intelligence e come i modelli linguistici locali migliorino il gameplay a frame rate più elevati. Hanno menzionato come Apple stia ora integrando acceleratori neurali in ogni core GPU per fornire “livelli di calcolo da MacBook Pro in un iPhone”, rendendo possibili carichi di lavoro AI intensivi.
Ma quando si è trattato dei nuovi AirPods Pro, Apple ha puntato pesantemente sulle traduzione live e il nuovo monitoraggio del battito cardiaco, invece di seguire l’approccio di Google con i nuovi Pixel Buds 2A, dove si è discusso di come possano essere usati per parlare con l’AI Gemini.
Il ritardo nella corsa all’AI
La presentazione è stata molto diversa. Un cambio di rotta rispetto ai pesanti riferimenti all’AI dell’evento iPhone 16, che avevano portato a delusioni pubbliche quando alcune funzioni di punta non erano state rilasciate come promesso. Questa volta Apple ha preferito essere più cauta, ma il motivo potrebbe essere più profondo: l’azienda è troppo indietro negli sforzi di AI agenziale per rendere gli strumenti assistente centrali allo stesso modo dei concorrenti.
La corsa all’AI non è mai stata così ad alto rischio per le aziende che competono per il primo posto, in parte perché hanno investito così tanto nei loro sforzi AI. OpenAI è stata valutata 300 miliardi di dollari quest’anno e secondo i report dovrebbe bruciare 115 miliardi entro il 2029. Anthropic ha recentemente raccolto 13 miliardi a una valutazione post-money di 183 miliardi.
Apple è stata a lungo criticata per essere rimasta indietro nella corsa all’AI. Questo si riflette in almeno 10 abbandoni documentati dal suo dipartimento di ricerca AI di recente, inclusi quattro solo la settimana scorsa. Il responsabile per la ricerca robotica, Jian Zhang, sarebbe passato a Meta, mentre tre altri ricercatori AI avrebbero lasciato il team dei modelli fondamentali di Apple, con due che sono andati a OpenAI e uno ad Anthropic.


