Anonymous ha hackerato VKontakte, il social più utilizzato in Russia

Anonymous ha rivendicato un attacco informatico contro Vkontakte, il social network più popolare e utilizzato in Russia. Vkontakte racchiude diverse funzioni comuni ai principali social occidentali ed è stato fondato da Pavel Durov, il creatore e amministratore di Telegram.

Subito dopo l’invasione dell’Ucraina, il collettivo hacker noto con il nome Anonymous aveva minacciato gravi ritorsioni contro la Federazione Russia. Dallo scoppio del conflitto sono stati hackerati i siti di media come Russia Today e Sputnik, oltre che i portali ufficiali delle principali istituzioni. La scorsa settimane le autorità russe avevano parlato di una situazione «grave e senza precedenti», in relazione ai frequenti e apparentemente inarrestabili attacchi degli hacker filo-ucraini.

Questa volta Anonymous avrebbe violato l’account ufficiale di VK, diffondendo diverse notizie sulla guerra in Ucraina, nel tentativo di contrastare la propaganda del Cremlino e informare i russi sull’andamento del conflitto.

Gli hacker hanno utilizzato i profili social di VK per denunciare le azioni militari dell’esercito russo contro le strutture civili. «Oltre 5.000 civili sono stati uccisi, almeno 100 erano bambini», si legge in uno dei post pubblicati da Anonymous. «L’esercito russo sta fallendo, più di 11.000 vostri connazionali sono già morti in Ucraina».

Nel tentativo di aggirare la censura del governo, molti russi stanno ricorrendo alle VPN, che in queste settimane hanno registrato un picco di download dalla Russia senza precedenti. Il governo sta tentando di fermare la corsa ai software anti-censura e ha dichiarato di aver già neutralizzato oltre 20 diverse VPN, molte delle quali diffuse sui principali app store.

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