Shade La Ragazza Cangiante rilancia alla grande l’etichetta DC Young Animal (distribuita in Italia da Lion Comics), con un fumetto davvero esplosivo e lisergico ma con un obiettivo chiaro ed efficace: descrivere le difficoltà dell’adolescenza e l’alienazione relativa, rivolgendosi ad un pubblico nuovo, anche femminile.

Partiamo dalle origini. Il personaggio di Rac Shade (l’uomo Cangiante) nasce nel 1977 ad opera di Steve Ditko, co-creatore del supereroe più famoso e amato di tutti i tempi, SpiderMan, e ideatore del dottore più famoso del Greenwich Village, Stephen Strange.

Il personaggio di Shade the Changing Man è interessante, perché oltre ad essere una creatura proveniente da un pianeta (Meta) di una diversa dimensione dell’universo (forse nemmeno appartenente al nostro stesso universo), manifesta un ruolo e dei poteri molto singolari per l’epoca: è un agente segreto suo malgrado costretto a visitare la Terra per compiere investigazioni ed è dotato della M-Vest, una sorta di abito magico che gli permette di modificare la realtà e creare illusioni.

Nel corso delle vicende si troverà a dover fuggire da una sentenza di morte del suo stesso pianeta natio, a dover recuperare un rapporto con un ex fidanzata che lo crede un assassino, ad affrontare strani nemici interdimensioanli, fino poi ad arrivare negli 90 alla Vertigo, divenendo protagonista di un ciclo di storie di Peter Milligan davvero ben riuscito in cui il nostro poeta eroe dovrà affrontare l’Incubo Americano, la versione negativa del Sogno Americano, generato e alimentato dai pensieri cattivi e dalle frustrazioni degli abitanti.

Ebbene il rilancio da parte dell’ex rockstar Gerard Way (già autore di Umbrella Academy e ora autore della nuova Doom Patrol) di Young Animal, ovvero l’etichetta che vuole creare storie adulte con personaggi classici DC, mediante approcci alle volte anche sperimentali, ora ci presenta una ragazza come protagonista e la faccenda si fa decisamente molto interessante.

 

 

La storia di questa nuova serie di Cecil Castellucci e Marley Zarcone parte proprio dal pianeta Meta, il luogo in cui vive Loma, una ragazza della razza Avian (una donna uccello), la quale sta affrontando una crisi personale piuttosto accesa: un misto di noia e desiderio di fuga/libertà che difficilmente riesce a spiegare.

Loma è affascinata dalle poesie e dalle avventure terrestri di Rac Shade, che vede come un mito, e dalla sua M-Vest, la Veste della Follia, ovvero il mezzo che l’eroe creato da Ditko e reso poi celebre da Milligan utilizzava per viaggiare tra le dimensioni.

 

Loma, l’Avian che prenderà possesso del corpo di Mega Boyle

 

Sulla Terra nel frattempo, Megan Boyle, una ragazza adolescente che abita in una relativamente piccola comunità di provincia, si trova in coma. Non sappiamo il motivo per cui versa in queste condizioni, ma la scoperta sarà oggetto di una sottotrama interessante che scaverà nel passato della giovane.

Con la complicità del proprio fidanzato (zerbino) Loma riuscirà ad indossare la Veste della Follia e a viaggiare quindi fino al pianeta Terra per prendere possesso del corpo della giovane Megan, affrontando quindi un’avventura in forma umana.

Un’aliena su un pianeta alieno; un’aliena che fatica a prendere confidenza con il proprio corpo e con il proprio ambiente sociale (scuola, famiglia, corso di nuoto ecc.); un’aliena col mito di un poeta matto che combatteva la follia che non riesce a trovare  un posto preciso e una direzione. In pratica, la metafora più cristallina dell’adolescenza e della pubertà.

Un’aliena su un pianeta alieno; un’aliena che fatica a prendere confidenza con il proprio “nuovo” corpo e con il proprio ambiente sociale (scuola, famiglia, corso di nuoto ecc.); un’aliena col mito di un poeta matto che combatteva la follia e che non riesce a trovare un posto preciso e una direzione. In pratica, la metafora più cristallina dell’adolescenza e della pubertà.

La questione interessante è che Megan, ora Shade, si è creata negli anni una fama terribile: bulla e meschina, la nostra protagonista nel passato si è resa artefice di vessazioni alle compagne di scuole, di sfruttamento dei propri amici e del fidanzato (zerbino anche lui, guarda caso) e un continuo stato di minaccia anche nei confronti dei suoi stessi genitori.

Insomma Megan non piace proprio a nessuno e la notizia del suo “miracoloso” risveglio dal coma non è certo accolta con gioia.

Loma scaverà nei ricordi della giovane Megan per cercare di capire come muoversi e soprattutto con chi, rappresentando in maniera eccellente quel senso di alienazione tipico dell’adolescenza,

dove molte mattine ci si sveglia con la sensazione di non essere padroni ne del proprio corpo ne dei propri pensieri.

 

La scuola è un inferno. Non saranno un pochino esagerati questi americani?

 

Ma questa introspezione (e gli effetti che avrà nella vita comune) fornirà anche il via per l’apertura di due importanti sottotrame: la prima per scoprire come Megan sia finita in coma (a causa di un’overdose di pasticche?) e cosa abbia l’abbia spinta a comportarsi come un demonio con tutti, la seconda che invece ci porterà sul pianeta di Loma, Meta, dove sono in corso le indagini  per capire che fine abbia fatto l’Avian scomparsa e dove si trovi ora la pericolosissima Veste della Follia (e la cosa non solo coinvolgerà le frequentazioni di Loma ma anche un personaggio direttamente dalle origini di Rac Shade, Mellu, la sua storica fidanzata, ora ovviamente invecchiata e a capo di una divisione misteriosa).

Dal punto di vista grafico il lavoro di Marley Zarcone è davvero ottimo, così come lo è il connubio con la colorista Kelly Fitzpatrick. Shade la Ragazza Cangiante è un tripudio di psichedelia e pop art (non a caso Megan ha i capelli biondo platino, degli occhialoni da sole bianchi esagerati e uno spolverino maculato fuori di testa, qualcuno ha detto Andy Warhol?). I suoi volti e le espressioni sono convincenti, l’ambiente scolastico giovanile e è riprodotto in modo convincente e le espressioni dei volti

Il disegno è affilato al punto giusto, le tavole esplodono e disorientano il lettore in un continuo senso di vertigine e non ci è dato sapere quanto le allucinazioni di Loma/Megan siano percepite anche dai suoi compagni di scuola e familiari o se esistano solo nella sua testa.

Il continuo rimbalzare tra i ricordi di Megan, quelli di Loma e le vicissitudini attuali sulla Terra rendono perfettamente lo stato di completa alienazione tipico dell’adolescenza, andando poi a toccare temi quali il bullismo, l’incapacità di reagire e la mania del controllo (Megan è davvero tremenda e capire le sue ragioni diventa un punto focale della narrazione) e l’abuso di droghe (per Megan vere e proprie pasticche, per Loma la follia generata dalla Veste magica, che amplifica le sue percezioni e crea una pericolosa assuefazione).

Shade La Ragazza Cangiante è un fumetto decisamente ben congeniato e originale

(anche se rispettoso delle origini dei personaggi) che non ammicca al mondo dei supereroi e può piacere ad un pubblico decisamente trasversale (sono convinto che piacerà molto al pubblico femminile, anche in virtù del team che lo ha realizzato, tutto in rosa).

Ma leggendo questo fumetto una domanda ce la poniamo: è stato davvero così difficile uscire dall’adolescenza?