Abbiamo intervistato Charlie Hunnam all’anteprima europea di King Arthur – Il potere della spada a Londra: da protagonista di Sons of Anarchy a re tormentato, oltre ad avere una faccia tosta anche fuori dallo schermo, l’attore inglese è anche una miniera di pensieri filosofici, proprio come i suoi personaggi.
Per sette anni, dal 2008 al 2014, è stato Jax Teller, leader della banda di motociclisti SAMCRO, ruolo per cui è amato dal grande pubblico, nella serie cult Sons of Anarchy, prendendosi nel frattempo alcune pause d’autore grazie a Pacific Rim (2013) e Crimson Peak (2015) di Guillermo Del Toro.
Charlie Hunnam ha però cominciato la sua carriera giovanissimo, ormai quasi trent’anni fa, ottenendo la prima di rilievo grazie a Queer as Folk (1999), in cui è Nathan Maloney al fianco di Aidan Gillen, Dito Corto in Game of Thrones, per poi partecipare a film di registi di prestigio come Ritorno a Cold Moutain (2003) di Anthony Minghella, con Jude Law e Nicole Kidman, e I figli degli uomini (2006) di Alfonso Cuarón.
A trentasette anni, dopo aver rinunciato a essere il Christian Grey della saga di Cinquanta Sfumature, l’attore inglese è pronto a fare il grande salto: dopo essere stato il protagonista del film di James Grey The Lost City of Z, presentato all’ultimo Festival di Berlino e ancora inedito in Italia, Hunnam è ora nelle sale con King Arthur – Il potere della spada, al cinema dal 10 maggio, in cui interpreta un re Artù agli inizi, più scaltro criminale che sovrano pieno di saggezza, intento a fronteggiare i propri demoni ancora prima che a estrarre la leggendaria spada Excalibur dalla roccia.
Nella pellicola, diretta da Guy Ritchie, Hunnam ritrova i colleghi Law, che interpreta Vortigern, zio di Artù che minaccia il suo trono, e Gillen, che ha il ruolo di “Grasso d’oca” Bill, e dà sfoggio, oltre che del fisico scultoreo, anche di una buona profondità interpretativa, unendo la sua irresistibile faccia tosta a una sensibilità sorprendente.
A volte la verità supera la finzione: abbiamo incontrato Charlie Hunnam a Londra, all’anteprima europea di King Arthur – Il potere della spada, dove si è dimostrato ancora più profondo dei suoi personaggi. Tra luce e buio, bene e male, l’importanza della famiglia e dell’affrontare i propri demoni secondo l’attore inglese.
Charlie Hunnam è un re tormentato
King Arthur – Il potere della spada: ci siamo seduti sulla Tavola Rotonda
Al junket londinese ci siamo inoltre immersi nel mondo di re Artù: abbiamo provato a estrarre Excalibur dalla roccia e ci siamo seduti sulla Tavola Rotonda.