Mathieu Tremblin ha sviluppato un modo originale di reinterpretare il concetto di tag, distinguendo ma allo stesso tempo creando un paragone tra realtà digitale ed urbana.

Il progetto di Tremblin si chiama Tag Clouds e prevede la sostituzione dei tag nei graffiti urbani di Rennes, in Francia; l’autore di fatto decifra e sovrascrive il tag con un font comunemente utilizzato in ambito digitale.

La giustapposizione tra il formato digitale e le superfici urbane (saracinesche, porte e muri) esalta la differenza i concetti di virtuale e tangibile, ma cerca di creare un nesso tra questi due linguaggi così diversi, nel tentativo di suscitare l’apprezzamento dei graffiti come medium espressivo.

 

 

 

Il principio di Tag Clouds mostra l’analogia tra il tag fisico e virtuale, sia nella forma che nel significato

(entrambe le tipologie di tag simboleggiano un percorso all’interno dello spazio, che si tratti dell’internet o di una città, ndr)