Una calda sera d’estate, mentre laggavo sul divano, mi si è aperto uno strano pop-up in basso a sinistra, e la mia vita ha preso una svolta inaspettata: “Hai raggiunto un livello di esperienza sufficiente per scegliere una Classe di Prestigio.”
Cliccai.

Ma partiamo dal principio, come in ogni buona storia che si rispetti.

Dopo anni di frequentazione della Lega mi sono deciso a scrivere il mio primo articolo per provare a divertirvi raccontandovi la mia personalissima crescita “Nerdosa”, dal livello 1 (ragazzino) a quello attuale, di cui ho accennato nell’introduzione.

Da ragazzino, dopo molti anni di “training” con i fumetti Disney, cominciai a guardarmi intorno, alla ricerca di sfide più appassionanti, così di pomeriggio, mentre i miei genitori erano a lavoro, osavo allungare le mani sulla collezione di Tex di mio padre, lanciandomi in furiose cavalcate ricche d’avventura, piombo e “satanassi” (cit.) fra le aride praterie del Nuovo Mondo, scoprendo orizzonti totalmente nuovi.

“Corna di satanasso!” Kit Carson

Poi, sempre ragazzino, dal barbiere (chi non ha aspettato il proprio turno dal barbiere a leggere quintalate di fumetti gratis? ecco, io mi trattenevo anche una volta finito…) conobbi altri loschi figuri partoriti da menti altrettanto geniali: Vidi Diabolik sgozzare un delinquente non abbastanza furbo da stargli lontano per poi sgommare nella notte sulla sua Jaguar nera insieme ad una bionda dallo sguardo intrigante; vidi Nathan Never viaggiare fino a Marte in shuttle e risolvere problemi con androidi e rettili bipedi alti 3 metri provenienti da altri mondi (i Venerabili); vidi Dylan Dog scontrarsi con creature d’incubo di ogni genere, inseguito da un’angoscia imperante e da istinti che non riusciva a sopprimere.

Il livello successivo, mentre la mia immaginazione costantemente coltivata cresceva e prendeva forma, mi portò, grazie all’edicolante di fiducia prima e al fumettaro di fiducia poi, a “expare” oltre oceano, con i fumetti Marvel e DC, grazie ai quali ero in grado di arrampicarmi sugli altissimi grattacieli Newyorkesi oppure sorvolare Metropolis e Gotham City, gustandomi odori e sensazioni più violente e mature, e cominciando anche a capire una fondamentale differenza fra USA e Italia: l’Ego smisurato di uno e l’esterofilia galoppante dell’altro.

“Andiamo Clark: l’ultima volta che hai ispirato qualcuno è stato quando eri morto” Batman

Ma mentre mi addentravo il quel mondo sconfinato, enormemente più grande del precedente, non potevo immaginare che da li a poco avrei aperto uno scrigno capace di convincermi a “respeccare” per distribuire i miei punti abilità in maniera ben differente.
Accadde in un afoso pomeriggio d’Agosto, al mare. Arrivai in spiaggia e un amico mi disse: “Vieni, ho un gioco nuovo! Proviamo a farci una partita.”.
Li, rossa come la schiena dei bagnanti tedeschi appena arrivati, sdraiata su di un tavolo azzurro ricoperto da qualche granello di sabbia, c’era Lei. la Scatola Rossa.
Avevo già giocato a Hero Quest e simili, ma quel genere di gioco, senza limitazioni apparenti e quindi completamente immersivo mi avvolse come una cappa elfica per non lasciarmi più. Cosi l’epopea di quello che ora è Harald ebbe inizio: non più meravigliato spettatore di avventure create da altri, ma personaggio intento nel vivere quelle avventure!

Avete in mano un fantastico mondo di avventure di Spada e Stregoneria! In Dungeons & Dragons potete diventare un potente stregone, un eroe senza paura, uno stoico nano, un ingegnoso halfling o un altro della dozzina di avventurieri pronti a esplorare i labirinti di un vasto e profondo sotterraneo – o forse a viaggiare in terre incognite – alla ricerca di tesori favolosi e della magia che vi è nascosta.

Certo, quel nuovo modo di intendere il fantastico non mi fece dimenticare i vecchi amori, i porti sicuri di ogni animo inquieto, ma crescendo abbandonai il mondo dei fumetti per incamminarmi sulle highways della letteratura: Guardai le spalle a Frodo mentre si avvicinava al Monte Fato e corsi coi Primi Nati in quella che all’epoca era una giovane Arda partorita dalla follia di Tolkien; mi scervellai insieme a Elijah Baley per risolvere insieme al suo partner R. Daneel Olivaw intriacati casi di omicidio e roboticidio nelle Città sotterranee della terra e sulle colonie degli Spaziali (il concetto di Cities mi riportò alla

“La morte è più leggera di una piuma, il dovere è più pesante di una montagna” al’Lan Mandragoran

memoria Nathan Never) grazie alla geniale passione di Isaac Asimov per tutto quello che era scienza e fantascienza; Vidi la Torre Bianca di Tar Valon con il giovane Drago Rinato Rand al’Thor affiancato dalle Aes Sedai e mi scontrai con i Figli della Luce al fianco di Perrin Aybara, Matrin Cauthon e Aviendha, Sapiente del fiero popolo Aiel, grazie all’insuperata (secondo me) fantasia di un Robert Jordan al quale non sono riconosciuti (sempre secondo me) sufficienti onori.

Ma oramai il danno era fatto, la lettura non mi bastava più…avevo bisogno di sentirmi parte dell’azione, di cavalcare per praterie brulicanti di pericoli, esplorare nuove terre, scoprire nuovi incantesimi…ma cosa poteva darmi tutto questo? Ovvio: i MMORPG.

Era arrivato il momento di abbandonare il passato per catapultarmi in una nuova realtà, e come molti altri feci la cosa che mi sembrava più ovvia: sloggai dalla Real Life e mi gettai a capofitto nel pixelloso mondo delle avventure online!
Questo sarebbe un capitolo veramente troppo grosso da inserire qui (e come avete notato, tendo a diventare prolisso…magari ci farò un altro articolo, se questo risulterà di vostro gradimento), ma nemmeno se lo volessi riuscirei a contare le ore passate sui MUD (avventure testuali), poi su Ultima Online, su La 4 Profezia (che ricordi meravigliosi), Daoc, World of Warcraft, City of Heroes, l’immenso EvE Online, Star Trek Online, Lord of the Rings Online, Neverwinter Nights (si, so che non è un MMORPG, ma gioco ancora al primo NWN insieme ad amici storici creando avventure come se giocassimo ancora a DnD! s’invecchia, ma perché abbandonare i vecchi amori?) e quant’altro.

Oooh! Ma sei sempre davanti al pc!!

Ed eccoci finalmente a quella sera d’estate.
Mi ero appena trasferito a casa nuova, non avevo ancora internet e quindi poltrivo sul divano aspettando chissà cosa. Sapete quei periodi di stanca, in cui non si riesce a trovare nulla di stimolante? Quando fumetti, libri e film sembrano non offrire nulla che valga tempo e investimenti? Ecco, in quel momento la finestrella di pop-up mi apparve davanti al divano, suggerendomi qualcosa a cui non avevo mai nemmeno lontanamente pensato. Mi disse:

David, perché non provi a scrivere TU qualcosa? invece di leggere, invece di giocare…se non vedi nulla di allettante intorno, perché non provi a crearlo secondo i tuoi canoni?

Ci risi su. Ci scherzai, mi aprii una birra e…presi il pc.
Cominciai a scrivere, prima di getto e poi riflettendo attentamente sulla trama, sui personaggi, sulle caratterizzazioni, sui dialoghi… scarabocchiai schemi su decine di fogli di carta, spendendo cosi ore, nottate, mattinate, completamente immerso nella fitta nebbia generata dai miei pensieri intenti a girare a pieno regime.

Sapete come è finita?

il mio primo Thriller dalle tinte sci-fi, Project Mercurio, è in via di pubblicazione e presto sarà disponibile sia online che altrove!

Che trip.

 

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Mica pensavate di scamparvelo, vero?? buttateci un occhio che fra un po’ ci saranno le info sulla distribuzione!