Kurt Angle

LEGANERD 045781

”Intensity, Integrity, Intelligence”

Benvenuti nella seconda puntata ufficiale di Ready To Rumble, la rubrica sul wrestling che ti attacca con una powerbomb appena ne ha la possibilità.
Di solito la critica più comune che si fa al wrestling è che questo non è uno sport vero, è tutto finto, che i lottatori non sono veri atleti ma sono solo degli omoni unti pompati di muscoli e sostanze varie, etc etc etc…
Bene, questa volta tratteremo di un wrestler che indubbiamente è anche un vero atleta: Kurt Angle.

Nato in Pennsylvania, il 9 dicembre 1968, inizia con la lotta libera all’età di 6 anni.
Alla Mt. Lebanon High School vince varie competizioni nel football (gioca linebreaker) e nel wrestling; dopo il diploma vince una medaglia d’oro nella lotta libera (freestyle wrestling) ai Campionati Mondiali del 1995 ad Atlanta.
Inizia quindi gli allenamenti e le eliminatorie per le Olimpiadi, che si terranno proprio ad Atlanta, l’anno successivo. Durante questo periodo soffre di diversi infortuni, di cui uno molto grave al collo (frattura di 2 vertebre cervicali, con ernie e disturbi muscolari vari).

Atlanta 1996: l’oro olimpico

Ancora semi-convalescente da questi guai fisici, Angle riesce ugualmente a lottare (con massicce iniezioni di antidolorifici al collo) alle Olimpiadi, arrivando in finale e sconfiggendo ai punti l’iraniano Abbas Jadidi, conquistando così la medaglia d’oro olimpica (nel video, la vittoria in finale, che si conclude all’overtime per decisione del giudice; allo scadere del tempo regolare, i due atleti erano in parità, 1 a 1).

L’era WWF/E

Nei mesi seguenti, pare che Vince McMahon in persona cerchi di mettere sotto contratto il campione olimpico, ma Kurt rifiuta non valutando positivamente un suo eventuale futuro nel wrestling professionistico; decisione che due anni dopo rivaluta, siglando un accordo con la World Wrestling Federation alla fine dell’estate del 1998.
Dopo un periodo di intensi allenamenti volti a mutare il suo stile di lotta per adattarsi al modo di combattere del wrestling professionistico, nel novembre 1999 fa il suo esordio “ufficiale” alla WWF, durante il PPV Survivor Series.

Angle è presentato come “l’unico vero atleta della WWF”, riceve subito una selva di fischi (che non vengono mitigati nonostante la sua vittoria); proprio in questo momento nasce la gimmick di successo di Kurt Angle: l’eroe olimpionico arrogante e moralista, che vuole essere rispettato e preso a modello per le sue qualità (Intensità, Integrità e Intelligenza), senza dimenticare il tormentone della sua frase ricorrente ”It’s true! It’s true!”.
La sua imbattibilità resiste fino alla disputa della Royal Rumble 2000, quando deve fronteggiare il temibile Tazz: Angle subisce la Tazmission e cede.

Le prime cinture

Nel febbraio 2000 l’eroe olimpico conquista il suo primo titolo, quello di Campione Europeo; nel successivo PPV, No Way Out, conquista anche il più prestigioso Titolo Intercontinentale ai danni del campione in carica ”Y2J” Chris Jericho: l’incontro è molto combattuto e, quando l’anglocanadese sta per avere la meglio, Angle lo colpisce con la sua cintura, ottenendo il pin vincente.

A WrestleMania XVI Kurt deve difendere le due cinture in un doppio Triple Threat Match contro Chris Jericho e Chris “the Crippler” Benoit: ironicamente perde entrambi i titoli senza neppure venire schienato.

La riscossa arriva a King of the Ring: Kurt sconfigge tutti con la Olympic Slam (la sua trademark move), diventando così l’ottavo King of the Ring, nell’albo d’oro insieme a altri “pezzi grossi” come Bret Hart, ”Stone Cold” Steve Austin e Triple H.

WWF World Champion

Poco dopo, Angle entra a far parte della più importante storyline della federazione, che vede coinvolti Stephanie McMahon (figlia di Vince), suo marito Triple H e il campione in carica Dwayne “The Rock” Johnson.
A No Mercy, Kurt si trova di fronte al campione in un “no disqualification” (match senza squalifica): l’incontro si svolge su un piano di sostanziale parità, poi sembra favorevole a The Rock, infine, approfittando di vari eventi, mette KO l’avversario con il suo Olympic Slam, ottenendo il conto di tre che lo incorona WWF World Champion, titolo che manterrà anche dopo un sanguinoso “hell in a cell” (match combattuto in un ring circondato da una rete metallica dalla quale non si può uscire) con Stone Cold, Rikishi, HHH, Undertaker e l’ex campione The Rock.
Difende la cintura fino a No Way Out, dove viene battuto da The Rock stesso, che gli impedisce di arrivare a Wrestlemania da campione.

A Wrestlemania XVII Angle inizia un lungo feud con Chris Benoit, successivamente riconquista il titolo di campione del mondo e anche quello di USA Champion, che però durano poco.
Qualche tempo e storyline dopo, viene messo in coppia con Chris Benoit e insieme vincono il titolo di campioni di coppia ai danni di Edge e Rey Mysterio. Vista la rivalità tra i due, il regno dura poco e le loro strade ben presto si dividono.
Kurt sogna di rivincere il titolo ed il sogno si trasforma in realtà dopo aver sconfitto Edge, Chris Benoit ed Eddie Guerrero: una vittoria che lo lancia come first contender al WWE Championship.

Ad Armageddon Angle batte il campione in carica, The Big Show, e diventa per la terza volta in carriera WWE champion, grazie all’aiuto di ”The Next Big Thing” Brock Lesnar, col quale aveva un patto, ma Angle non lo rispetta e il ciclone Lesnar gli strappa il titolo a Wrestlemania XIX, infortunandolo e costringendolo ad un break.

Rientrato in forma strepitosa dopo l’infortunio, un grande Angle supera Lesnar e Big Show divenendo WWE champion per la quarta volta. Kurt sembrava aver trovato in Brock Lesnar, nonostante la loro rivalità per il titolo, un amico ed un nuovo alleato, ma durante uno steel cage match che vede opposti Lesnar e Vince McMahon con Angle come arbitro, Lesnar e McMahon le suonano ad Angle di santa ragione, procurandogli addirittura un infortunio che lo ha costretto a stare per diverso tempo lontano dagli show.
Tutto ciò ha fatto tornare Lesnar nel ruolo di monster heel e diventare Angle uno dei face più amati del roster (lista di atleti sotto contratto con una determinata federazione).
Kurt Angle vs. Brock Lesnar per il WWE Championship sarà uno dei match clou del prossimo PPV.
Arriva quindi il giorno di SummerSlam, in un match che in parte non mantiene le promesse della vigilia: Angle riesce a far cedere Lesnar alla Ankle Lock (suo marchio di fabbrica), restando quindi campione.

Dopo il title shot offerto a The Undertaker e l’interferenza di Lesnar, viene organizzato un Ironman match per il WWE Title per risolvere il feud.
Angle arriva alla sfida poche ore dopo essere stato colpito da un grave lutto (sua sorella), ma decide lo stesso di disputare il match, regalando con Brock Lesnar una pietra miliare che resterà scolpita nella storia. Il match alla fine lo vince Lesnar per 5 a 4, Angle perde quindi così il titolo del mondo.
Messo da parte per la lotta al titolo, inizia dei feud con il rapper John Cena e Eddie Guerrero, che stanno diventando personaggi di punta.

Successivamente si infortuna gravemente al collo e viene messo nello show con il ruolo di General Manager, ma abusa del suo ruolo e costringe Vince McMahon a farlo tornare come lottatore.
Passa di feud in feud (con The Big Show, Booker T, Mark Henry e Randy Orton), mettendo addirittura in palio le sue medaglie (che perde e riconquista varie volte), poi alla ECW, quindi arriva la sospensione “per motivi medici” e l’incredibile ed inaspettata notizia della rescissione del contratto tra Kurt Angle e la WWE (che era spaventata e preoccupata per il fatto che Angle si stesse imbottendo di antidolorifici per superare i numerosi infortuni e la sua salute ne stava facendo le spese).

L’era TNA

Nel settembre 2006 viene annunciata la firma di Kurt con la federazione di Nashville.
Due mesi dopo affronta nel suo primo match Samoa Joe, che sconfigge (facendogli affrontare la prima sconfitta nella TNA) e inizia un lungo feud con lui.
Tra alterne vicende arriva il primo titolo TNA: in un triple threat match con Christian Cage e ”The Icon” Sting, Angle sottomette Sting fino a farlo cedere, ma proprio mentre questi stava schierando Christian Cage. Difficilissimo decretare un vincitore fra i due; non a caso due arbitri litigano sul da farsi, fino a decretare come vincitore e nuovo campione Kurt Angle.
Ovviamente però l’ultima pagina è tutt’altro che scritta: Sting reclama la vittoria e la cintura e perfino Cage avanza la pretesa di invalidare tutto, non essendoci stato un chiaro vincitore; si decide di rendere vacante il titolo e metterlo in palio nel successivo PPV.

La storyline funge anche da copertura alla rottura del rapporto fra la TNA ed il consorzio NWA, le cui cinture non sono più dunque gestite all’interno della federazione di Orlando. Il campione coronato, dunque, non è più l’NWA champion, bensì il primo TNA Champion della storia. Stavolta discussioni non ce ne sono, poiché la vittoria di Kurt Angle è assolutamente inconfutabile, e gli vale il suo primo, o come abbiamo visto per certi versi secondo, regno di campione, che lo conduce tra le fila degli heel.

E’ un periodo d’oro nella carriera di Angle che, contemporaneamente, conquista in Giappone il titolo della IWGP, sconfiggendo Brock Lesnar.
Tra alterne vicende inizia un feud con AJ Styles che coinvolge anche la moglie di Kurt, Karen, e la conclusione del suo regno ad opera di Samoa Joe.
Concluso il feud con AJ Styles ne inizia un altro con Jeff Jarrett (capo della TNA) che riguarda sia il titolo che la moglie.

Nelle successive puntate di Impact l’Olympic Gold Medallist aderisce ad una nuova stable composta da lui stesso, Sting, Kevin Nash, Booker T ed altre leggende: la Main Event Mafia, ovvero un gruppo di veterani decisi a pretendere, con le cattive se necessario, il rispetto delle giovani promesse della federazione, quali ovviamente Aj Styles e Samoa Joe in primis.
All’interno della stable nasce però una rivalità con Sting (in quel momento in possesso del titolo) e grazie al passaggio a heel di Samoa Joe, Angle diventa nuovamente campione della TNA, pronto per sfidare rivali vecchi e nuovi per la cintura appena conquistata.
Passando di feud in feud, Angle ottiene il titolo altre volte e lo perde (le storyline della TNA sono così…), attualmente si trova impegnato in uno scontro contro Jeff Jarrett e la ex-moglie Karen (che è la futura sig.ra Jarrett…).

Update: in TNA il feud con Jarrett è finito da un po’, con Angle che, vincendo un Parking Lot Showdown (match senza squalifica combattuto in un parcheggio), ha costretto JJ ad un esilio in Messico (da cui poi è tornato, ovviamente).
Angle intanto sconfisse Sting ad Hardcore Justice per diventare TNA World Heavyweight Champion, grazie all’interferenza di Hulk Hogan (padrone heel della compagnia ed in feud con Sting all’epoca) al quale Angle strappa di mano una sedia che usa per mettere KO The Icon, turnando heel.
Nella puntata di Impact Wrestling (lo show settimanale della TNA) successiva alla ppv Angle si unisce agli Immortals, stable heel capitanata da Hulk Hogan e riesce a difendere il titolo fino alla puntata di Impact Wrestling del 20 ottobre, dove viene sconfitto da James Storm, con cui comincia un feud ancora in corso. [Grazie a @il-cavaliere-di-berzelius]

Nell’aprile 2011, Kurt ha dichiarato che sta pianificando un ritorno al wrestling amatoriale per le Olimpiadi del 2012 a Londra.

Kurt Angle è l’unico wrestler nella storia ad aver detenuto il WWE Championship, il WCW World Heavyweight Championship, il WWE World Heavyweight Championship, il TNA World Heavyweight Championship e l’IWGP Third Belt Championship, oltre a diversi titoli secondari nella WWF/E e nella TNA.
L’eroe olimpico è un 11 volte campione del mondo (avendo detenuto appunto il WWE Title 4 volte, una volta il WWE WHC e il WCW WHC e per ben 5 volte il TNA Title).

Fonti:
prowrestling.about.com
www.wwe.com
www.impactwrestling.com

RTRReady To Rumble è la rubrica di Lega Nerd che ti scaraventa nel mondo del wrestling.

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