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Dopo tanto -troppo- tempo ritorna [b][url=https://leganerd.com/tag/curiosita-spaziali/]Curiosità Spaziali[/url][/b]!

Questa volta il vostro Piero Angela dei poveri vi accompagnerà fino al nostro satellite preferito.

[b]La Luna[/b]

[b]1_[/b] La Luna è l’unico satellite naturale della Terra. Il suo nome proprio viene talvolta utilizzato, per estensione e con l’iniziale minuscola (una luna), come sinonimo di “satellite naturale” anche per i satelliti di altri pianeti.

[b]2_[/b] Il suo [url=http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/archive/2/2a/20061003155535%21Moon_symbol_crescent.svg]simbolo astronomico[/url] è una rappresentazione stilizzata della sua fase crescente.

[b]3_[/b] Generalmente si crede che il [b]Lato Oscuro[/b] (Dark Side) della Luna sia chiamato così perché non viene mai illuminato dalla luce solare.
Se la pensate anche voi così siete degli emeriti idioti.
Infatti anche il lato oscuro viene illuminato dal sole, [url=http://www.youtube.com/watch?v=OZIB_leg75Q]la Luna ruota sul suo asse come la Terra, e i due moti sono anche sincronizzati[/url].
Il suo lato oscuro viene chiamato così per due motivi: è oscuro nel senso di nascosto, a causa della rotazione in sincrono con quella terrestre non riusciremo mai a vederlo dal nostro punto di vista terrestre, ed è oscuro nel senso di black out, perché quando le sonde orbitano intorno alla Luna il loro segnale viene bloccato fisicamente dal satellite perdendo il contatto con la Terra.

[b]4_[/b] Viene logico da pensare che noi vediamo solo il 50% della superficie lunare.
In realtà noi ne vediamo il [b]59%[/b].
Perché sì le rotazioni di Terra e Luna sono praticamente uguali, ma l’orbita lunare è leggermente ellittica.
Quindi dal nostro punto di vista oscilla leggermente verso destra e verso sinistra alternativamente, dandoci modo di vedere quel 9% in più di Lei.

[b]5_[/b] La Luna piena è molto luminosa nevvero?
Ma sapevate che 2,5 giorni prima e dopo il plenilunio la sua luminosità si dimezza?
Ciò è dovuto alla sua superficie non uniforme. A causa di un gioco di ombre, proiettate da montagne e crateri, e polveri con un’albedo differente solo durante la Luna piena abbiamo la maggior quantità di superficie “più riflettente” illuminata.

[b]6_[/b] Perché durante l’eclissi lunare o quando si avvicina all’orizzonte la Luna è giallognola o rossiccia?
Perché, in questi casi, la luce che la illumina deve attraversare l’atmosfera terrestre.
E a seconda delle condizioni metereologiche e del momento la luce assume una colorazione gialla o rossa, lo stesso motivo dei tramonti rosso fuoco romanticosi e delle dorate ed energizzanti albe terrestri.

[b]7_[/b] I crateri lunari sono tantissimi, quelli larghi più di un chilometro sono quasi 300000 solo sul suo lato visibile, ma come vengono chiamati?
La tradizione della nomenclatura della formazioni lunari iniziò nel 1645 con Michael van Langren, un ingegnere di Bruxelles, che gli diede nomi di grandi personalità e re terrestri. Per esempio nominò, l’ora conosciuto, Oceanus Procellarum con il nome del suo patrono, Filippo IV di Spagna.
Ma sei anni dopo Giovanni Battista Riccioli, di Bologna, decisi di sostituire i nomi di Langren con quelli di grandi astronomi, e così si continua ancora oggi usando nomi di scienziati che hanno dato un grande contributo nel loro campo scientifico.
E come sempre [b]Sezione Bologna FTW![/b] :res:

[b]8_[/b] Sulla Luna puoi morire di freddo o di caldo solamente stando all’ombra oppure no.
Sull’equatore lunare di “giorno” ci sono 127°C, di “notte” -173°C.
E all’ombra di alcuni crateri polari si possono raggiungere anche i -240°C.
Per darvi un’idea degli enormi sbalzi di temperatura durante un’eclissi lunare sulla superficie del nostro satellite la temperatura cala di 300°C in 90 minuti.

[b]9_[/b] La Luna ha i suoi fusi orari.
(Questa parte ve la lascio in inglese un po’ perché non ho voglia di tradurla, un po’ perché è ora che impariate l’english)
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[quote]It is possible to tell time on the moon. In fact, back in 1970, Helbros Watches asked Kenneth L. Franklin, who for many years was the chief astronomer at New York’s Hayden Planetarium, to design a watch for moon walkers that measures time in what he called “lunations,” the period it takes the moon to rotate and revolve around the Earth; each lunation is exactly 29.530589 Earth days.

For the moon, Franklin developed a system he called “lunar mean solar time,” or Lunar Time (LT).
He envisioned local lunar time zones similar to the standard time zones of Earth, but based on meridians that are 12-degrees wide (analogous to the 15-degree intervals on Earth). “They will be named unambiguously as ’36-degree East Zone time,’ etc., although ‘Copernican time,’ ‘West Tranquillity time’ and others may be adopted as convenient.”
A lunar hour was defined as a “lunour,” and decilunours, centilunours and millilunours were also introduced.

Interestingly, one moon watch was sent to the president of the United States at the time, Richard M. Nixon, who sent a thank you note to Franklin. The note and another moon watch were kept in a display case at the Hayden Planetarium for several years.

Quite a few visitors would openly wonder why Nixon was presented with a wristwatch that could be used only on the moon.

Forty years have come and gone without the watch becoming a big seller.[/quote]
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[b]10_[/b] Nel medioevo si pensava che vi fossero mari e oceani sulla Luna.
E ancora fino al 1920 si credeva che avesse un’atmosfera respirabile.

[b]11_[/b] La Luna dista mediamente 384400 km dalla Terra, e la luce impiega 1,28 secondi a percorrere questa distanza.
Quindi noi vediamo la Luna com’era 1,28 secondi nel passato.
Lo so è una notizia sconvolgente ma non iniziate a correre per strada urlando [i]”La fine del mondo sta arrivando! Il 2012! Il 2012! Giacobbo aveva ragione!”[/i].

[b]12_[/b] Una volta si pensava che la Luna fosse un corpo vagante nel sistema solare catturato in seguito dalla gravità terrestre.
Ormai è stato appurato che la sua origine è stata, diciamo, più dinamica.
4,5 miliardi di anni fa la Terra, che si stava ancora formando, venne colpita da un planetoide grande come Marte, i materiali proiettati nello spazio da questa collisione si aggregarono dando forma al nostro satellite.
La chimica della superficie lunare dimostra questa ipotesi, essendo simile a quella della crosta terrestre.
Ma è privata dei componenti più leggeri, probabilmente evaporati nella collisione o troppo leggeri per essere attirati dalla gravità del satellite.

[b]13_[/b] La Luna è un satellite quasi unico nel suo genere perché è molto grande in confronto al pianeta a cui appartiene.
Satelliti così grandi di norma orbitano intorno ai giganti gassosi, e pianeti simili alla Terra non hanno satelliti, come Venere, o ne hanno di minuscoli, come Marte.
Il sistema Terra-Luna si potrebbe quasi definire un sistema binario, se non fosse che il centro di gravità risiede poco sotto la superficie terrestre.

[b]Fonti[/b]
[b][url=http://it.wikipedia.org/wiki/Luna]Wikipedia[/url][/b] per approfondimenti vari.
[b][url=http://www.space.com/11162-10-surprising-moon-facts-full-moons.html]Space.com[/url][/b] per altri fatti curiosi.
[b][url=http://nssdc.gsfc.nasa.gov/planetary/planets/moonpage.html]Nasa.com[/url][/b] per info su missioni scientifiche e gallery varie.
[b][url=http://www.google.com/moon/]Google Moon[/url][/b] se volete farvi un giretto sulla Luna.

[b]Concorso Curiosità Spaziali[/b]
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[rubrica][url=https://leganerd.com/tag/curiosita-spaziali/][Curiosità Spaziali][/url] è la rubrica di Lega Nerd sulle curiosità e notizie riguardanti spazio e astronomia.[/rubrica]