Halloween Ends: la classificazione è la più bassa della saga, ma il regista parla di una lettera d’amore ai fan

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Halloween Ends è da poco uscito al cinema, e Cinemascore ha riservato per l’ultimo capitolo della trilogia horror uno C+ che rappresenta il risultato più basso fino ad ora ottenuto nella saga. E questo mentre Halloween Kills aveva ottenuto un B-. Stesso risultato deludente su Rotten Tomatoes, dove il pubblico ha riservato un 57%, mentre la critica il 38% di approvazione. Risultati che sono minori rispetto ad Halloween Kills che aveva ottenuto il 39% di critica ed il 66% di pubblico. Un punteggio distantissimo rispetto al film del 2018, che è stato promosso con il 79% della critica ed il 71% del pubblico.

Il giudizio di Rotten Tomatoes parla di un film:

che è stato accoltellato e abbattuto da una serie di opportunità mancate.

E quali sarebbero le opportunità mancate? Così come abbiamo specificato nella nostra recensione, il fatto che vengano introdotti alcuni personaggi e situazioni che avrebbero potuto portare avanti l’eredità di Michael Myers ha dato l’idea di una ventata di idee fresche nella saga, che però ad un certo punto del lungometraggio hanno fatto retromarcia. Quest’idea del ponte tra vecchi e nuovi Halloween è alla base anche del pensiero di David Gordon Green, con il regista ha detto a riguardo:

L’apertura iniziale con la scena del babysitter voleva essere un modo per dare al pubblico qualcosa che già conoscevano, proponendola però in una maniera diversa, con una sorpresa inaspettata. […] Non so se questo film abbia portato un cambiamento radicale rispetto alla saga originale  […] è vero che Halloween Kills propone qualcosa da caos creativo, ma è un’opera su Michael Myers, e volevo che questo finale fosse emozionante, d’atmosfera, e romantico. Volevo una lettera d’amore per i fan, e non credo che fossero in molti ad aspettarsi alcune scelte che abbiamo fatto.

A livello di box-office Halloween Ends ha ottenuto fino ad ora 57 milioni di dollari a livello mondiale, con 40 milioni ottenuti all’apertura. La rincorsa nei confronti del primo capitolo della trilogia è dura, considerando i 255 milioni di Halloween del 2018, ed i 131 milioni di Halloween Kills.

Jamie Lee Curtis si è congedata in questo capitolo dalla sua Laurie Strode, ma ha ammesso che non avrebbe mai voluto lasciare andare il personaggio:

Ho 62 anni, e ho interpretato Laurie per la prima volta a 19 anni. Non ho mai pensato che ne avrei fatto un altro, ed ogni volta credevo non ci sarebbe stato un nuovo film della saga. Perciò non avrei mai voluto dare l’addio a questo personaggio. Le direi addio solo dopo la morte.

Halloween, temi origine saga
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