Star Wars Battlefront II – Beta

Ci avviciniamo sempre di più all’uscita dell’attesissimo sequel del titolo targato EA DICE, siete pronti ad immergervi di nuovo nella galassia lontana lontana?

Come probabilmente molti di voi sapranno, dal 4 al 9 ottobre si è tenuta la beta del nuovo Battlefront 2 (estesa fino a domani, 11 ottobre) in realtà molto generosa, con un assaggio concreto di ciò che sarà poi la versione definitiva del gioco, in uscita il 17 novembre. Ad un mese dall’uscita quali sono le nostre impressioni? Scopritelo nella nostra anteprima!

Starfighter Assault

Tra Star Destroyer, Caccia TIE e X-Wing

La novità più entusiasmante di questa build è stata senza dubbio Starfighter Assault, da tempo annunciata come feature del titolo ma mostrata solo ad agosto (in occasione della Gamescom) con filmati di gameplay. La modalità disponibile nella beta ci ha permesso di partecipare all’immancabile scontro ad obiettivi tra Ribelli e Impero, poco fuori dall’orbita di Fondor, sede di alcuni importanti cantieri navali orbitali (dove fu anche assemblato l’Executor, il noto super Star Destroyer).

Una volta avuto accesso alla lobby il gioco ci ha posto subito di fronte alla classica scelta delle classi: assalto, dove possiamo guidare, a seconda dello schieramento, un caccia TIE o un X-Wing ; incursione, al comando di un A-Wing o un Caccia TIE Interceptor; pesante, dove controlleremo un Y-Wing o un Caccia TIE Bomber.

 

 

Ogni veicolo ha le sue determinate specifiche, all’interno di un sistema ben bilanciato, in cui si rispettano le dinamiche del classico multiplayer competitivo. Un’ ulteriore opzione di scelta viene inoltre data dalla selezione delle Star Cards, dei bonus che permettono di potenziare o cambiare le abilità dello Starfighter.

A tutte queste meccaniche di base si aggiunge poi la dinamica degli eroi.

A tutte queste meccaniche di base si aggiunge poi la dinamica degli eroi, anche qui presenti sotto forma di alcune delle navi più famose della saga: Millennium Falcon, Slave I, la Scimitar di Maul e l’X-Wing di Poe Dameron erano le quattro disponibili nella beta. Nel gioco finale ce ne saranno però molte altre, ognuna con una propria abilità super in grado di volgere al meglio la sorte del nostro match. Per richiamarle in vostro aiuto dovrete tuttavia spendere una notevole cifra di Battle Points (intorno ai 3000), accumulati in base all’efficacia delle vostre azioni contro il nemico.

 

 

Nonostante l’esperienza ci sia sembrata quindi molto solida ed appetibile, specialmente per un fan della serie,  dobbiamo sottolineare la presenza di una certa ripetitività di fondo, relativa in particolare al sistema simulativo. Controlli e feeling sembrano infatti prendere a piene mani da ciò che è stato Battlefield 1, semplificando però il tutto verso una deriva più arcade, che se da un lato li più accessibili, dall’altro provoca anche una perdita della tensione e del senso del pericolo, tipici di una qualsiasi battaglia spaziale che si rispetti.

Ripristino progressivo dello scudo e abilità più che dinamiche sono solo alcuni degli elementi che incentivano questa sensazione, d’altra parte rendendo sicuramente il gameplay più accattivante per un giocatore casual. Ad oggi, però, non siamo ancora in grado di dare un giudizio definitivo su questo aspetto, per cui rimandiamo una valutazione più approfondita del tutto in sede di recensione.

 

Galactic Assault

Droidi separatisti contro Cloni in scontri da 40 giocatori

Senza perderci troppo nella descrizione della modalità, già ampiamente sdoganata in occasione della fiera losangelina, Galactic Assault ci vede, nella beta, combattere in scontri 20 VS 20 nei pressi del palazzo reale di Theed, capitale di Naboo, ai tempi del blocco separatista (da Episodio I: la Minaccia Fantasma). A seconda dello schieramento ci troveremo quindi a controllare droidi, cloni, caccia e, occasionalmente, eroi (Rey, Darth Maul), con una meccanica simile, se non identica, a quella vista negli Starfighter Assault.

 

 

Bisogna in effetti ammettere che la dinamica funziona perfettamente, senza mai annoiare, garantendo divertimento e corpose dosi d’azione

A parte l’indubbio fascino narrativo, il punto forte dell’intera esperienza è però la funzione della mappa di gioco: aperta e di ampio respiro ma allo stesso tempo ramificata e funzionale. La qualità della stessa non brilla infatti per puro level design ma solo ed esclusivamente per la sua capacità di cadenzare il ritmo di gioco. Più nel dettaglio, i match sono composti, in questo caso, da tre fasi: attacco del MMT, assalto del Palazzo e assalto della Sala del trono.

Passando da una fase all’altra si nota abbastanza facilmente come l’arena tenda a concentrare sempre di più i giocatori in un unico punto, fino ad arrivare a situazioni finali del tutto deliranti dove 20 giocatori si barricano e altri 20 attaccano senza sosta e logica. Tale dinamica funziona perfettamente senza mai annoiare, garantendo divertimento e corpose dosi d’azione (potete farvi un’idea dello stile con PlayerUnknown’s Battlegrounds).

La versione beta di Galactic Assault di questi giorni risulta decisamente più rifinita rispetto all’alpha che abbiamo provato in occasione dell’E3, probabilmente grazie a miglioramenti sia nel netcode sia nell’ottimizzazione del motore Frostbite: abbiamo infatti notato migliori filtri anti-aliasing, una fluidità fissata a 60fps e un motion blur molto meno marcato.

 

 

 

Assalto

Contesa di un artefatto Jedi su Takodana

L’ultima cosa di cui parleremo, Assalto, è in realtà il contenuto più semplice e più debole  presente in questo provato. Ci troviamo sul pianeta Takodana, introdotto in Episodio VII e sede del castello della pirata Maz Kanata, al cui interno è contenuto un antico artefatto Jedi, oggetto di contesa tra Storm Troopers e soldati della Nuova Repubblica.

Sedici giocatori vestiranno quindi i panni delle due fazioni: gli imperiali cercheranno di portare lo scrigno verso il punto di estrazione mentre i ribelli proveranno a evitare che ciò accada. La formula acquisisce di conseguenza un sapore molto più tradizionale rispetto a quello visto in Assalto Galattico,  risultando una riproposizione di meccaniche trite e ritrite già viste in praticamente tutti i titoli multigiocatore.

La sezione del pianeta giocabile ci è sembrata inoltre bidimensionale, poco ispirata e estremamente dispersiva, cosa estremamente curiosa vista la cura impiegata nel level design del titolo. Assalto, almeno per ora, appare più come un riempitivo che come una vera e propria alternativa alle modalità principali.

 

La beta di Battlefront II, in definitiva, ci ha convinto : anche se con qualche riserva il lavoro di Dice e Criterion sembra veramente essere ciò che i fan della serie stavano aspettando.

 

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