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Il Genio dietro la Bellezza: Hedy Lamarr

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Capita a volte che due talenti entrambi straordinari convivano in una sola persona, e che quest’ultima abbia però la possibilità di sviluppare solo uno dei due. Quella che state per leggere è la storia di una di queste persone, Hedy Lamarr.

Hedy Lamarr, nome d’arte di Hedwig Eva Maria Kiesler, nacque da una facoltosa famiglia dell’alta borghesia il 9 Novembre del 1914 a Vienna, allora capitale dell’impero Austro-Ungarico.

Pochi mesi prima, questo stesso Paese aveva dichiarato guerra alla Serbia gettando l’Europa negli orrori della prima guerra mondiale, evento che però non interessò Hedy in prima persona, principalmente a causa della sua buona estrazione sociale. Il padre Emil Kiesler era un ebreo non praticante originario di Leopoli, allora capitale della Galizia e anch’essa parte dell’immenso impero Asburgico, ed era un facoltoso direttore di banca (gli stereotipi ci sono per un motivo, in fondo…).

La madre Gertrud Lichtwitz proveniva da una famiglia ebraica originaria di Budapest ed era una pianista di un certo rilievo; nel corso della sua vita si fece battezzare e divenne una fervente cattolica.

Hedy al termine della guerra decise di iscriversi alla facoltà di ingegneria seguendo le proprie ispirazioni e i consigli dei suoi professori, che la consideravano una studentessa brillante.

Era considerata una studentessa brillante e promettente.

Frequentò i corsi però per breve tempo perché la sua incredibile avvenenza fu notata dal grande drammaturgo e regista Max Reinhardt (autore della trasposizione cinematografica del 1935 di “Sogno di una Notte di Mezza Estate”, film premiato con ben due Oscar) che la portò a Berlino e la fece recitare in una serie di drammi teatrali.Hedy dovette così rinunciare immediatamente alla carriera di marchingegnere e inventore che inseguiva fin da bambina, ritrovando la sua vena nerd solo molti anni più tardi.

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Poco più che ventenne, sposò l’imprenditore austriaco Fritz Mandl, proprietario di una grossa ditta produttrice di armi e tecnologie militari d’avanguardia (aka le Stark Industries dei nazisti).

La sua Wöllersdorfer Werke infatti rifornì la Wermacht di materiale bellico durante tutto il secondo conflitto mondiale, e Fritz lavorò in prima persona ai sistemi di guida remota per siluri, missili e bombe.

Prima della guerra però Hedy ottenne grande notorietà a causa del film Cecosclovacco Ekstase del 1933, diretto da Gustav Machatý, nel quale compare in una scena bucolica di nudo integrale, la prima in un film non pornografico.

La scena incriminata è al minuto 3:03: Infinitamente più innocente di un’anaconda di Nicky Minaj….

 

 

Oltre alla notorietà, l’interpretazione le fruttò anche una serie di censure, e in molti Paesi il film fu addirittura proibito.

In Italia fu però proiettato interamente nel corso della seconda edizione del Festival del cinema di Venezia, nonostante il pieno periodo fascista.

Un curioso aneddoto racconta che il marito Fritz, folle di gelosia, tentò di acquistare ogni copia esistente del film onde rimuoverlo definitivamente dalla circolazione, senza successo.

A causa delle sue origini ebraiche e del cattivo rapporto con il marito fu costretta a lasciare la Germania e a emigrare a Londra poco dopo l’inizio delle politiche razziali nazionalsocialiste.

 

 

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Approda a Hollywood grazie alla conoscenza di Louis Mayer

Approda a Hollywood grazie alla conoscenza di Louis Mayer e li ebbe la sua grande occasione: nel 1937 infatti conobbe Louis B. Mayer, nientepopodimeno che il fondatore della MGM, che rimase affascinato dalla grande bellezza della donna.

Grazie alla conoscenza del produttore, il salto verso Hollywood e il mondo del cinema, con il nome di Hedy Lamarr (un’evocazione del mare, la mar, e anche un omaggio all’attrice Barbara La Marr che era scomparsa pochi anni prima, trentenne), non si fece attendere.

Il suo primo film sonoro girato in America con il nuovo pseudonimo è infatti del 1938, Un’americana nella Casbah. Precedentemente infatti era conosciuta solo come Hedy Kiesler.

Il successo arrivò come un lampo: in breve divenne una delle dive più celebrate e chiacchierate di Hollywood, arrivando ad essere definita “la donna più bella del mondo”.

Fra le sue collaborazioni si possono annoverare Clark Gable, Spencer Tracy e Robert Young, anche se probabilmente resterà nella memoria dei cinefili per la sua splendida interpretazione di Dalila nel colossal Samson and Delilah di Cecil B. DeMille del 1949.

Durante la guerra accettò l’invito del governo di fare la suffragetta, offrendo un bacio a chi avesse sottoscritto almeno 25.000 dollari di obbligazioni (secondo i gossip dell’epoca raccolse in una sola serata 7 milioni di dollari).

 

 

Hedy Lamarr
La bella esotica e inarrivabile.

L’immagine che i film dipinsero di lei fu della bella esotica e inarrivabile, con punte di “stupidità femminile”, come in “The Heavenly Body ” (1944).

Molti dei suoi ruoli enfatizzavano la sua bellezza e la sua sensualità, a scapito spesso della complessità psicologica. Fu anche la mancanza di sfide recitative a convincerla a cercare come diversivo intellettuale soluzioni a problemi pratici.

Prima della guerra inventò infatti un tipo di semaforo ad alta efficienza e un antenato dell’Alka-Seltzer.

Nel 1941 incontrò ad un party il compositore di avanguardia George Antheil, con il quale si trovò subito in sintonia. Erano dotati entrambi di una personalità brillante e creativa; spesso arrivarono a duettare, lei con il canto e lui con il pianoforte.

Incontra il compositore d’avanguardia e sperimentatore musicale George Antheil.

La sua relazione con Antheil, per quanto ne sappiamo, fu solo intellettuale e fu anche estremamente fruttuosa.

Hedy infatti, dietro l’apparenza di donna bellissima e un po’ stupida, celava una mente ingegnosa e sempre attenta ai più recenti sviluppi tecnologici.

Il suo ingegno diede il meglio quando venne a sapere che gli Stati Uniti, impegnanti nello sforzo bellico nell’atlantico e nel pacifico, cercavano un modo per contrastare efficacemente la supremazia tecnica rappresentata dagli inafferrabili U-Boot tedeschi.

Gli Stati Uniti cercavano un modo per contrastare gli inafferrabili U-Boot tedeschi

 

L’idea era quella di usare siluri teleguidati, così da poterli lanciare ad una distanza relativamente grande dai sommergibili e direzionarli verso l’obiettivo. La teoria era semplice; metterla in pratica molto meno.

I nazisti infatti potevano facilmente introdurre un segnale radio alla frequenza opportuna per disturbare il siluro ed impedire correzioni di rotta, o, addirittura, prenderne il controllo.

Hedy ebbe quindi l’idea, probabilmente anche grazie al precedente matrimonio con Mandl (che, come già detto, faceva ricerche proprio sui sistemi di guida missilistica), di non utilizzare una sola frequenza, ma di

dividere il segnale in segmenti di lunghezza casuale e di trasmetterli su frequenze diverse in momenti diversi.

In altre parole il segnale modulato passava rapidamente e casualmente da una frequenza all’altra.

Solo un ricevitore sincronizzato e programmato in modo da sintonizzarsi sulla frequenza giusta al momento giusto poteva ricevere l’intero messaggio, mentre ad un qualunque altro ascoltatore sarebbe sembrato di ricevere frammenti slegati e privi di senso apparente (effetto dovuto anche alla casualità nella scelta della partizione).

La realizzazione pratica del meccanismo fu in gran parte opera dello stesso Antheil, che pochi anni prima aveva costruito un prototipo di pianoforte meccanico e lo aveva usato per suonare una sua composizione, Ballet Mécanique.

In questo video è possibile sentire il pezzo:

 

 

Una sorta di carillon, se vogliamo.

 

I due registrarono il brevetto U.S. Patent 2.292.387 (che trovate nei link in fondo) nel 1942 e lo presentarono direttamente alla sezione R&D della marina militare.

Il progetto originale anticipava quello che ora è noto come Frequency-hopping spread-spectrum (FHSS) e utilizzava un vero e proprio spartito letto da un sistema di testine metalliche che a loro volta azionavano valvole termoioniche per sintonizzare trasmittente e ricevente su una tra 88 frequenze possibili (tante quante i tasti del pianoforte).

Il sistema fu però giudicato troppo complesso e quindi rifiutato.

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88 frequenze diverse, una per ogni tasto del pianoforte.

L’idea era però indubbiamente valida, e infatti la marina ne fece ampio uso nel corso del blocco navale imposto a Cuba nel 1962, ovvero esattamente allo scadere del brevetto…

Il meccanismo infatti è concettualmente semplice, ma molto valido per inviare messaggi criptati, specie se utilizzando molte frequenze e salti casuali.

In più si evitano anche fastidiosi effetti di riverbero ed eco dovuti a ritardi di segnale o riflessioni dello stesso, perché quando questi arrivano il ricevitore è già sintonizzato su una frequenza diversa.

Il sistema ebbe nuova giovinezza con l’avvento delle tecnologie senza fili applicate all’informatica, quali il Bluetooth, il COFDM (usato nelle connesioni wi-fi), e il CDMA (usato il alcune connessioni cordless e wireless telefoniche).

A riconoscimento dell’importante ruolo di Hedy nello sviluppo di queste tecnologie le fu assegnato un premio simbolico dalla Electronic Frontier Foundation nel 1997, e il suo nome è stato inserito nella Inventor’s Hall of Fame nel 2014.

 

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La sua vita sentimentale fu molto movimentata: si sposò ben sei volte complessivamente, ed ebbe tre figli, uno dei quali adottato:

• Tra il 1933 e il 1937 con Fritz Mandl.

• Tra il 1939 e il 1941 con lo sceneggiatore e produttore Gene Markey.

• Tra il 1943 e il 1947 con John Loder, da cui ebbe due i due figli naturali: Denise Loder nel 1945 e Anthony Loder nel 1947; inoltre adottò James Lamarr Loder, precedentemente adottato nella relazione con Markey e quindi chiamato James Lamarr Markey.

• Dal 1951 al 1952 fu sposata a Ernest Stauffer, un ristoratore e proprietario di locali notturni.

• Dal 1953 al 1960 al petroliere texano Howard Lee.

Nel 1963 decise poi di sposare l’unico uomo che in tutti quegli anni le era stato fedele, ovvero il suo avvocato divorzista, Lewis J. Boies, salvo poi divorziare per la sesta e ultima volta nel 1965.

Il 1966 fu il suo Annus Horribilis.

Divenuta cittadina americana nel 1953, iniziò un lento e inesorabile declino, sia fisico che cinematografico.

Il suo ultimo film, The Female Animal, è del 1958. Il suo  fu però il 1966: ridotta inrovina e dimenticata,la donna più bella del mondo fu sorpresa a taccheggiare in un supermercato, anche se in seguito le accuse furono ritirate.

Lo stesso anno uscì un mediometraggio diretto da Andy Warhol e musicato dai Velvet Underground, Hedy the Shoplifter, che descrive allegoricamente e impietosamente la degenerazione della diva, farcendo il tutto con porcate inutili e di dubbio livello artistico.

 

Non uso mezzi termini, ma lascio giudicare voi stessi, ecco un breve riassunto del film tratto dall’American Film Institute’s catalogue del 1971:

Hedy Lamarr, interpretata da un travestito, si trova su un tavolo operatorio; un chirurgo e i suoi assistenti sono riuniti intorno a lei. Una grande lente di ingrandimento in primo piano mette a fuoco la sua bocca. Hedy geme e implora i medici di renderla bellissima. Questi cominciano ad operare e fare osservazioni scortesi sul suo aspetto. Hedy si risveglia, si guarda allo specchio e dice di sembrare una ragazza di 14 anni. Canta qualche strofa di “I Feel Pretty”, e ricorda ai medici di essere stata una star del cinema . Quindi lascia la sala operatoria e si incammina verso l’oscurità, cantando mentre gli uomini ballano un leggero tip-tap.

In un grande magazzino, Hedy viene irritata da una commessa e minaccia di farla licenziare.
Durante il litigio, Hedy ruba un articolo dagli scaffali . Improvvisamente una poliziotta entra e la arresta: protestando, Hedy dà alla commessa e al suo principale un drink alla cicuta. Dopo che Hedy lascia il negozio con la poliziotta , i dipendenti avvelenati si contorcono in agonia sul pavimento del negozio. Nel suo appartamento, Hedy indossa un costume esotico con un turbante e chiede aiuto nel mettere un paio di guanti. La poliziotta la ignora e cerca invece merce rubata. Hedy esalta la sua carriera di star del cinema e offre un altro cocktail di cicuta alla poliziotta, che lo rifiuta prontamente e la porta invece in tribunale. Sul banco dei testimoni il suo primo marito sostiene che voleva fare di lei una stella ; il secondo che l’ha incontrata al ristorante “Schrafft”; un altro marito che ha ricevuto $ 500.000 nel divorzio; un quarto accusa Hedy di fare film pornografici; anche un quinto marito, un petroliere dell’ Oklahoma , testimonia. Hedy guarda tristemente l’unico membro del pubblico, un indovino, che la scruta attraverso una lente di ingrandimento . Il giudice lancia insulti a Hedy e la condanna a morte, sempre con la cicuta. Le viene portato il cocktail avvelenato, che la donna beve, morendo poco dopo.L’ indovino, chiamato al banco dei testimoni dal giudice, termina con un breve elogio funebre .

 

Fu inoltre data alle stampe la sua “auto” biografia, riempita dall’editore di aneddoti piccanti, scandalosi e non veritieri allo scopo di rendere la sua vita più interessante, ovvero più commercializzabile.

Hedy fu così costretta ad intraprendere una lunga causa legale con la casa editrice, che la citò a sua volta sostenendo di aver semplicemente riportato il materiale pubblicato da una rivista scandalistica pochi anni prima.

Infine il 1966 fu anche l’anno del suo ultimo tentativo di tornare sul grande schermo recitando in Picture Mommy Dead, ma la sua parte fu in seguito affidata a Zsa Zsa Gabor.

Ecco il commento sull’evento tratto dalla sua biografia, priva però di fonte certa:

On a recent evening, sitting home alone suffering and brooding about my treatment at the police station because of an incident in a department store, and being replaced by Zsa Zsa Gabor in a motion picture (imagine how that pleased the ego!) I figured out that I had made – and spent – some thirty million dollars. Yet earlier that day I had been unable to pay for a sandwich at Schwab’s drug store.

 

Gli anni ‘70, ‘80 e ‘90 trascorsero rapidamente, fra disastrosi interventi di chirurgia plastica, un’altra accusa di taccheggio nel 1991, una dipendenza da farmaci e interminabili cause legali con sceneggiatori, editori e persino il figlio adottivo.

 

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Infine, ormai stanca , Hedy Lamarr si è spenta il 19 Gennaio 2000 a Casselberry, in Florida, per problemi circolatori.

Di lei ci rimane una filmografia di tutto rispetto, un viso veramente indimenticabile e la tecnologia di cui ogni nerd ha venerazione, il Wi-Fi.

 

 

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