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Robotica amatoriale

robotica amatoriale

Robotica est omnis divisa in partes tres: Meccanica, Elettronica, Informatica.

Va bene, non sono Giulio Cesare e questo non è il De bello gallico tuttavia è corretto affermare che queste tre discipline sono indispensabili per affrontare un argomento come la robotica.

 

 

 

Meccanica

Con la meccanica dobbiamo confrontarci per assemblare tutte le parti.

Con la meccanica dobbiamo confrontarci per assemblare tutte le parti, fare in modo che i motori trasmettano il moto alle ruote senza troppi attriti e perdite di potenza.

È la parte più difficile da realizzare in un laboratorio casalingo, dato che necessita di precisione, ma le stampanti 3D stanno rendendo possibile quello che fino a poco tempo fa era decisamente al di sopra delle possibilità di un amatore.

 

 

Elettronica

circuito stampato

L’elettronica comanda gli attuatori ed è a sua volta controllata dal programma. Realizzare dei buoni circuiti stampati è relativamente semplice se si seguono poche semplici regole, calma, misura e controllo.

Non bisogna mai lasciarsi prendere la mano, ma sempre controllare che la temperatura del bagno, il tempo di esposizione, l’opacità del master siano quelle volute.

Con pochi passaggi si ottengono dei circuiti stampati di buona fattura.

 

 

Informatica

L’unico impegno rimane quello di studiare, studiare, studiare.

Questa è forse la disciplina che richiede meno investimento in attrezzature per l’hobbista. L’unico impegno rimane quello di studiare, studiare, studiare.

Il programma crea l’intelligenza del robot e necessita di buone conoscenze per ottenere buoni risultati.

 

Come potete vedere anche un semplice robot a due ruote necessita di buoni algoritmi se si vuole che rientri sempre alla base.

 

 

 Ha quindi senso parlare di
Robotica Amatoriale?

Vedendo quante e quali competenze sono necessarie verrebbe da rispondere di no, ma è anche vero che la vita è bella quando è complicata, quindi armandoci di santa pazienza possiamo iniziare a raccogliere le idee per realizzare un piccolo robot.

Magari non sarà super complesso ma sicuramente vi renderà felici.

Per sperimentare in realtà basta poco, un #Arduino, un vecchio giocattolo e tanta voglia di smanettare.

 

 

 

Le Competizioni

Possiamo partire da alcune semplici competizioni per poter esplorare i primi strati del mondo robotico.

 

Minisumo

Il minisumo, dove piccole macchine autonome (non quelle “cose” radiocomandate di “robot war”) si sfidano nell’impresa di spingere l’avversario fuori da un ring, forza bruta o intelligenza artificiale scegliete voi la strada che preferite per raggiungere il risultato.

 

 

Line follower

Percorsi arzigogolati e curve strettissime per mettere in difficoltà i piccoli segugi, una gara sul filo del cronometro, dove alcuni arrivano a fare analisi visiva per ottimizzare le accelerazioni e le frenate o memorizzano il percorso dopo il primo giro per migliorare le performance.

 

 

Explorer

Un labirinto disseminato di fonti di luce, suoni e gas da trovare e mappare senza perdersi.

 

 

 

In definitiva ci sono molti modi per divertirsi in compagnia di altri appassionati, in incontri dove vige più lo scambio di informazioni che la competizione fine a se stessa.

Certo qualche volta si esagera…

 

 

 

 

Ok, mi hai convinto, voglio iniziare…

Bene, ho raggiunto il mio scopo e ti sei incuriosito, ora devi decidere cosa vuoi costruire senza farti infettare dalla temibile “sindrome di Gundam”.

Per fare i primi esperimenti bastano pochi componenti:

  1. Un microcontrollore come l’Arduino.
  2. Una meccanica dotata di due motori (anche un giocattolo se non ve la sentite di affrontare la progettazione ex-novo)
  3. Un doppio ponte ad H per controllare i motori.
  4. Qualche sensore come i sempre-verdi Sharp.

Tutti questi prodotti possono essere acquistati in vari negozi specializzati ed una volta realizzato l’incauto potrete passare alla fase di assemblaggio e successivamente alla programmazione per vedere il vostro botolo sbattere allegramente contro ogni ostacolo in barba al codice che avete così pazientemente confezionato per lui… :)

Ricordate che la pazienza è la vostra migliore alleata e se ne avrete tanta (almeno una quinta…) arriverete ai risultati sperati.

 

 

 

 

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