Le piattaforme di vendita al dettaglio online al giorno d’oggi sono sempre più ricche di prodotti di bassa qualità purtroppo e questo via via sta rovinando la reputazione del rivenditore. Ad ogni modo, ci sarebbe una novità che potrebbe in qualche modo permettere alle piattaforme di e-commerce di andare ad identificare in modo piuttosto proattivo prodotti che si ipotizza non possano essere rimossi.
La novità in questione arriva da un team di ricercatori, ovvero studiosi di economia presso l’Università dell’Illinois Urbana-Champaign e la Penn State. Stiamo parlando del modello di classificazione a due stadi che prevede una sequenza di future valutazioni su prodotti e beni di consumo per classificarli come possibili problemi o meno. Questo è quanto affermato da Anton Ivanov, professore di amministrazione aziendale e Deloitte Foundation Center for Business Analytics Scholar presso il Gies College of Business.
Il nuovo modello AI sarà fondamentale per i gestori di piattaforme di e-commerce
“Abbiamo sviluppato un framework di sistema in grado di prevedere le future valutazioni di un prodotto di scarsa qualità che sta perdendo supporto dagli acquirenti online“. Queste le parole del ricercatore, il quale ha aggiunto che piuttosto che aspettare di intraprendere un’azione reattiva quando un prodotto sta perdendo punteggio, questo strumento permette di andare oltre e di rilevare in modo automatico dove vanno le valutazioni.
“In definitiva, il nostro modello sarà uno strumento importante per i gestori di piattaforme di e-commerce, poiché la qualità percepita del prodotto è una dimensione importante della gestione del marchio e la reputazione di un marchio influenza direttamente la decisione dei consumatori di acquistare un prodotto da un negozio online”. Queste ancora le parole del ricercatore. Allo studio hanno preso parte anche Abhijeet Ghoshal, professore di amministrazione aziendale e ricercatore presso l’Office of Risk Management and Insurance Research Faculty Scholar dell’Illinois ed ancora Akhil Kumar, professore di supply chain e sistemi informativi presso la Pennsylvania State University.
Quest’ultimi hanno concluso il loro intervento, sostenendo che il modello in questione andrà ad aiutare i gestori delle piattaforme di e-commerce ad identificare i prodotti che purtroppo secondo alcune valutazioni avranno delle scarse prestazioni nel futuro.