Sono molti coloro che amano osservare la Luna dalla Terra ponendosi allo stesso tempo numerose domande. Alcune di queste riguardano ad esempio la sua composizione. Tanti scienziati nel corso del tempo hanno effettuato numerose ipotesi come quella secondo la quale la superficie lunare sia in realtà caratterizzata dall’esistenza di veri e propri tunnel.

Una teoria questa che però nel corso degli anni non ha mai trovato alcun riscontro, fino ad oggi. Infatti un recente studio ha permesso di svelare l’esistenza di vere e proprie grotte sotto la superficie lunare.  Stando a quanto rivelato dal professor  Lorenzo Bruzzone dell’Università di Trento, per poter effettuare l’analisi che ha portato poi all’incredibile scoperta, gli scienziati hanno utilizzato degli strumenti di analisi dei dati veramente all’avanguardia.

La scoperta degli scienziati

Ma esattamente, cosa hanno scoperto? L’analisi anticipata in precedenza ha permesso di scoprire l’esistenza di un tubo di lava proprio sotto la superficie della Luna. Stando a quanto emerso dalla ricerca, in futuro gli umani potrebbero addirittura costruire all’interno di queste grotte delle basi permanenti. Ad esempio tali grotte, dalla profondità di 100 metri, potrebbero rivelarsi di grande aiuto per gli astronauti i quali potrebbero rifugiarsi al loro interno per proteggersi dalle radiazioni oppure da piogge di micrometeoriti.

La sonda cinese Chang’e-6 riporta campioni dal lato oscuro della Luna: la Cina è il primo Paese a riuscire in questa impresa La sonda cinese Chang’e-6 riporta campioni dal lato oscuro della Luna: la Cina è il primo Paese a riuscire in questa impresa

Ma non solo, potrebbero anche essere utilizzate per favorire una permanenza più lunga dell’uomo sulla Luna. Per essere più precisi Bruzzone e il collega Leonardo Carrer hanno analizzato i dati radar raccolti nel 2010 dal Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA per poter osservare con attenzione al di sotto della superficie del Mare Tranquilitatis una grandissima conca composta da colate laviche.

L’analisi effettuata ha portato all’identificazione di una grotta caratterizzata dalla presenza di un piccolo lucernario in grado di condurre al pavimento inclinato sottostante. Questo sembrerebbe risalire a milioni o miliardi di anni fa, tempi in cui la lava scorrendo è riuscita a creare dei fori proprio sulla superficie lunare.

La speranza degli scienziati è quella di poter mandare droni o robot saltellanti sulla Luna per poter esplorare più da vicino questi tunnel. E capire se possono essere abitati dall’uomo oppure se non sono adatti.