Per chi si è avvicinato di recente a Dungeons & Dragons, sarà capitato di vedere uno Starter Set che sfoggia un bellissimo drago blu in copertina. Eppure, nel 2014, lo Starter Set era un altro: al centro trovavamo un drago verde, e la campagna al suo interno era molto diversa. Abbiamo già parlato di Draghi dell’Isola delle Tempeste, il miglior modo per entrare a giocare a D&D in modo veloce e pratico, ma non possiamo dimenticare La miniera perduta di Phandelver, una campagna che abbiamo avuto modo di sentire anche nella prima stagione di Dungeons & Deejay. Ora, è finalmente possibile tornare a Phandalin, proprio grazie a Phandelver & Below: The Shattered Obelisk: ma attenzione, non parliamo di un’avventura introduttiva stavolta, bensì di un vero e proprio manuale.
Phandalin e la sua storia
L’avventura ha inizio nella vibrante città di Phandalin, situata tra la Foresta di Neverwinter e le Montagne della Spada settentrionale. Un tempo prospera, Phandalin ha affrontato l’assalto crudele dei banditi, ma la resilienza della comunità ha dato vita a un nuovo capitolo, alimentando la speranza di un futuro radioso.
Nelle profondità di Phandalin si celano segreti oscuri. I fanatici degli Illithid, devoti a Ilvaash, intrecciano un complotto sinistro, cercando di ristabilire il dominio degli Illithid. Con la scoperta degli antichi frammenti di un obelisco, la trama si infittisce, promettendo un’avventura di proporzioni epiche. L’avventura trasporta i giocatori in un mondo fantastico, popolato da cavalieri valorosi, maghi potenti e creature straordinarie. La storia mette alla prova il coraggio, l’ingegno e la determinazione dei giocatori, immergendoli in un susseguirsi di avventure, misteri e intrighi.
Un’avventura articolata
Phandelver and Below presenta una struttura articolata in due parti: “La Miniera Perduta” e “L’Obelisco.” I giocatori, partendo dall’1° livello, affronteranno sfide crescenti, crescendo in forza fino all’8° livello. L’avventura è ottimizzata per gruppi di quattro-sei giocatori, garantendo una dinamica coinvolgente.
All’interno dell’avventura potrete scegliere in che modo agire, se optare per la forza bruta o se passare per la diplomazia, e il fatto che la location sia già stata vissuta da chi ha giocato l’avventura introduttiva potrebbe fornire ulteriori spunti narrativi intriganti. Tutto questo, considerato che la prima parte è proprio una rivisitazione della originale, ovviamente più lunga e articolata. Interessante infine anche il fatto che il Manuale in questione proponga una risoluzione dei conflitti non letale, cosa non sempre scontata che però i giocatori – specialmente quelli più rodati – potrebbero optare.
Un manuale da scoprire
Parliamo ovviamente di un’avventura, perciò suggeriamo la lettura soltanto al Dungeon Master, ma c’è da dire che l’offerta di Phandelver & Below: The Shattered Obelisk è completa: al suo interno, oltre che i vari capitoli dedicati alla storia, troviamo anche un’appendice corposa piena di creature che il DM dovrà sfruttare, e anche una serie di ganci da poter incastrare con i background dei personaggi, in modo da farli sentire parte del racconto.
Qualitativamente, il manuale in questione non sfigura al fianco degli altri già usciti: ogni pagina è strutturata per dare le informazioni necessarie, e nonostante l’esperienza sia lineare, box ben strutturati e una serie di consigli e dettagli rendono Phandelver & Below: The Shattered Obelisk un’avventura davvero ben fatta (e il fatto che in mezzo ci siano anche gli Illithid, conosciuti ai più come Mindflayer, non fa male considerando il successo di Baldur’s Gate 3).
Phandelver & Below: The Shattered Obelisk è disponibile solo in lingua inglese al momento, sia in versione Standard che Alternate.