Dungeons & Dragons Set Introduttivo: Draghi dell’Isola delle Tempeste è il miglior modo per iniziare a giocare

Giocare di ruolo è un’attività che può risultare facile e allo stesso tempo difficile: se ci pensiamo bene, la barriera architettonica che separata il giocare dal non farlo è solo la fantasia, considerato che gran parte dell’esperienza gira attorno alla caratterizzazione e alla narrativa. Se ci aggiungiamo che il ruolo del Game Master è quello di accompagnare e avere funzione di regole fisiche del mondo di gioco, non sapere qualcosa può comunque essere superato grazie proprio al GM. Eppure, una partita a qualunque gioco di ruolo, se fatta senza criterio, può risultare snervante. Ed è qui che entra in gioco il Set Introduttivo: Draghi dell’Isola delle Tempeste di Dungeons & Dragons, del quale parleremo in questa recensione.

Complice la nicchia che popolava D&D al tempo, di solito diventare Dungeon Master e iniziare a creare il proprio gruppo di avventurieri poteva risultare molto difficile: veniva suggerito di prendere i tre manuali base (Manuale del Giocatore, Manuale del Dungeon Master e Manuale dei Mostri), per poi dare in pasto ad un povero essere umano centinaia di pagine da studiare. Per fortuna, col tempo, sono nati gli Starter Set, che per un po’ hanno avuto nome di Kit Essenziale e che ora tornano con questo Set Introduttivo.

Cosa c’è all’interno

Partiamo dalle basi: cosa c’è nella scatola? Non serve fare una grande prova di percezione per capire che dentro troveremo un kit per poter far iniziare a giocare delle persone alle prime armi. Al suo interno, il Set Introduttivo: Draghi dell’Isola delle Tempeste contiene un libro di 48 pagine contenente un’avventura pronta per personaggi da livello 1 a livello 3, chiamata appunto Draghi dell’Isola delle Tempeste, un libro di 32 pagine con le regole principali di Dungeons & Dragons, un set di 6 dadi (d4, d6, d8, d10, d12 e d20) e 5 schede personaggio precompilate e pronte per essere usate.

Parlando subito dei contenuti, questo set emula un po’ i meccanismi del primo Starter Set uscito per la quinta edizione: in quel caso l’avventura (di 64 pagine) era La miniera perduta di Phandelver, e i livelli coperti erano da 1 a 5. Inoltre, veniva data anche una scheda personaggio bianca da poter fotocopiare. Non si deve invece confondere il nuovo starter con il Kit Essenziale, che ad un prezzo identico propone un’esperienza più avanzata, dando addirittura delle carte utili per i giocatori, una mappa, un’avventura chiamata Il Drago di Picco Gugliaghiacciata, un set di dadi composto da 1d4, 4d6, 1d8, 1d10, 1d12, 2d20 e 1d100, uno schermo del master di cartone e varie altre carte legate agli status.

Tornando al Set Introduttivo: Draghi dell’Isola delle Tempeste, si torna ai posti di partenza, pronti per aprire le porte di Dungeons & Dragons a neofiti che vogliono scoprire questo gioco in modo veloce, facile, e con dei binari capaci di evitare che nuovi avventurieri si disperdano nel mare magnum che è il GDR.

Draghi dell’Isola delle Tempeste

Parlando dell’avventura, il core di questo kit, abbiamo davanti una serie di sessioni non troppo lineari, con la giusta libertà (contenuta dentro l’isola). Le missioni da fare diventeranno i checkpoint da completare per avanzare, ma per il resto la libertà dei giocatori sarà pressoché totale, soprattutto nell’approccio.

Riteniamo che questa sia la carta vincente del Set Introduttivo: Draghi dell’Isola delle Tempeste. Permettere ai giocatori di poter sperimentare il vero potere di Dungeons & Dragons è qualcosa che spesso viene messo in secondo piano, ma che in realtà potrebbe diventare gancio traino dell’interesse di chi approccia i GDR solo ora. Se a tutto ciò aggiungiamo che il gioco spingerà, volontariamente, i giocatori a pensare fuori dagli schemi, allora abbiamo un kit perfetto per iniziare ad approcciare questo mondo.

Interessante anche l’idea messa internamente all’avventura della impossibile morte dei giocatori: salvo casi spettacolari, il gioco porterà avanti la campagna fino alla fine, lasciando la morte come ultima soluzione.

Una cosa che sicuramente salterà all’occhio a chi ha giocato il precedente Starter Set, è la longevità: se La miniera perduta di Phandelver era così ampia come avventura da richiedere sessioni su sessioni, per Draghi dell’Isola delle Tempeste basteranno poche sessioni per finirla. Tutto questo non è malus, ma anzi occupa meno tempo per poter poi aprire le porte al resto del gioco, ad altre avventure pregenerate o magari all’apertura di un mondo originale creato da zero dal Dungeon Master.

Regolamento semplificato

Per quanto riguarda il regolamento, partiamo dal dire che gran parte dei contenuti si trova nel Manuale del Giocatore, principalmente il capitolo legato al combattimento, più varie ed eventuali legate alle basi. Con poche pagine questo libricino spiega alla perfezione il tutto, permettendo ad ogni giocatore di imparare le radici del gioco in modo tale da permettere un approccio veloce all’esperienza vera e propria.

Dimenticatevi invece di trovare contenuti sulla creazione dei personaggi, visto che sono preimpostati in questa avventura, e mancano tutte le regole legate ai livelli successivi al 3, visto che si ferma proprio lì questa campagna.

Parlando dei personaggi, in questo set troviamo 5 classi distinte: dal Chierico al Mago, per mostrare un po’ di magia, passando per il Paladino (un ibrido interessante, aggiunta di questo set), un Ladro (classe davvero difficile da giocare) e il Guerriero.

Se c’è una cosa che un po’ fa storcere il naso, è l’attenzione che è stata data alla traduzione di questo Set Introduttivo: partiamo col dire che da un po’ di tempo Wizards of the Coast ha deciso di tradurre in sede i propri materiali, e questo ha portato molte persone a storcere il naso per errori davvero banali. Non è da meno questo set, che presenta qualche traduzione sbagliata che se a prima vista potrebbe sembrare di poco conto, per chi è più rodato su D&D ha un peso. Per esempio, la parola scacciare, legata agli incantesimi di scacciare non morti del Paladino e del Chierico, è stata tradotta in trasformare, cosa che perde completamente senso.

Il problema degli errori non è tanto la loro esistenza, alla fine capitano e non sono così gravi, ma il fatto che siano avvenuti su un set che dovrebbe essere chiaro, potrebbe dare fastidio. Immaginate un giocatore alle prime armi che scopre, poi, che alcuni incantesimi del suo Chierico hanno nomi diversi (e più logici, direi).

Benvenuti su Dungeons & Dragons

E quindi, il riassunto di tutto ciò è che per iniziare a giocare a D&D potete scegliere qualunque approccio vogliate, ma se state cercando un modo per far appassionare persone ancora senza esperienza, questo Set Introduttivo: Draghi dell’Isola delle Tempeste è il pacchetto perfetto. Venduto a 19,99€, parliamo di una scatola in grado di contenere tutta la magia, o meglio una sorta di assaggio, celata dietro a queste avventure di maghi e guerrieri.

Viene sempre dimenticato inoltre il fatto che questo kit potrebbe essere approcciato da un gruppo totale di neofiti, Dungeon Master compreso: in quel caso, Draghi dell’Isola delle Tempeste mette a disposizione ciò che serve per capire le basi, e non servirà tanto al DM per entrare nel giusto ritmo.

Concludendo il tutto, riteniamo anche che proprio questo Set Introduttivo sia la giusta scelta come prima pietra da gettare: il Kit Essenziale lasciava troppe libertà, proponendo alla fine un ambiente capace di espandersi più di quanto i giocatori riuscissero a sostenere. In questo caso, tutto è pensato per adattarsi ai giocatori neofiti, e tutto ciò è uno dei punti di forza più dirompenti del pacchetto.

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