Secondo il WSJ, Elon Musk avrebbe acquistato Twitter anche grazie ad un ingente prestito concessogli da SpaceX, l’azienda aerospaziale da lui fondata.

Il prestigioso quotidiano statunitense riporta che Musk avrebbe richiesto e ottenuto un prestito da 1 miliardo di dollari. Una cifra troppo ingente per non destare l’attenzione – e le possibile proteste – del CdA di SpaceX.

Il prestito è stato concesso ad ottobre ed Elon Musk l’avrebbe ottenuto fornendo come garanzia parte delle sue quote di SpaceX.

L’operazione ha consentito ad Elon Musk di ottenere la liquidità necessaria per acquistare Twitter, oggi noto con il nome X, senza dover cedere azioni di SpaceX o Tesla e dunque senza esporsi al rischio di perdere il controllo delle aziende da lui fondate.

Sempre secondo il WSJ, Elon Musk avrebbe estinto il prestito circa un mese dopo, ripagandolo per intero. Interessi inclusi.

L’operazione rimane controversa: secondo il WSJ, il prestito da 1 miliardo di dollari ha temporaneamente spostato una parte significativa del capitale di SpaceX a vantaggio del fondatore dell’azienda. Risorse preziose, che sarebbero potute essere fondamentali per la continuità delle operazioni di SpaceX. Senza contare che concedere un prestito, anche se con garanzie a sua copertura, è comunque sempre un’operazione non priva di rischi.

Al termine del 2022, SpaceX ha dichiarato di avere circa 4,7 miliardi di dollari tra disponibilità liquide e prodotti finanziari.

Nello stesso mese in cui Musk ha ripagato il suo debito con SpaceX, il miliardario ha anche venduto azioni di Tesla per un valore di circa 4 miliardi di dollari. Il mese successivo ha venduto azioni per un valore simile. In poco più di un anno, Musk ha venduto azioni di Tesla per un valore di circa 39 miliardi di dollari.