La sonda Chandrayaan-3 dell’Indian Space Research Organisation (ISRO) era in competizione con la Russia per essere la prima a toccare il polo sud lunare, una regione che si pensa possa contenere ghiaccio d’acqua utile per futuri insediamenti. Con la notizia del fallimento della missione Luna-25 russa, l’ISRO ha annunciato che Chandrayaan-3 era in rotta per atterrare il 23 agosto. L’agenzia ha dichiarato che tutti i sistemi della sonda stanno funzionando “perfettamente” e che non si prevedono problemi per il giorno dell’allunaggio. La missione, chiamata Chandrayaan che significa “veicolo lunare” in hindi e sanscrito, è il secondo tentativo indiano di atterrare sul polo sud lunare. Nel 2019, la missione Chandrayaan-2 dell’ISRO ha rilasciato con successo un orbiter ma il suo lander è precipitato. L’atterraggio al polo sud rappresenta una sfida a causa del terreno accidentato, ma riuscirvi sarebbe storico e potrebbe fornire risorse cruciali come carburante, ossigeno e acqua per le future missioni spaziali. Le immagini rilasciate mostrano i crateri sulla superficie lunare catturati dalla fotocamera Lander Hazard Detection and Avoidance della sonda ISRO. Questa fotocamera è progettata per individuare una posizione di atterraggio sicura.

Un importante passo avanti per l’India come potenza spaziale

La missione lunare indiana è stata lanciata il 14 luglio e il modulo di atterraggio di Chandrayaan-3 si è separato dal modulo di propulsione la scorsa settimana, secondo quanto riporta Reuters. In caso di successo, l’atterraggio sulla luna segnerebbe un importante passo avanti per l’India come potenza spaziale. Il governo del Primo Ministro Narendra Modi sta cercando di stimolare gli investimenti nei lanci spaziali privati e nelle imprese correlate basate su satelliti. Un atterraggio riuscito dimostrerebbe la crescente reputazione dell’ISRO a livello globale e sottolineerebbe il ruolo emergente dell’India nell’esplorazione spaziale. Gli esperti dell’ISRO hanno imparato dagli errori della missione precedente e apportato modifiche a Chandrayaan-3 per aumentare le probabilità di successo dell’atterraggio. La sonda è stata dotata di maggior carburante, pannelli solari e strutture più resistenti. La missione ha anche una più ampia zona di atterraggio il che rende l’operazione molto più sicura.

In India, l’industria spaziale è in crescita

Il numero di startup spaziali nel paese è più che raddoppiato dal 2020, quando l’India ha aperto al settore privato. L’atteggiamento positivo verso il futuro delle esplorazioni spaziali è evidente anche nelle parole di Pawan Chandana, co-fondatore di Skyroot, che su X (precedentemente chiamato Twitter) ha scritto: “I prossimi 3 giorni saranno sicuramente ‘fantastici’! Non vedo l’ora dell’atterraggio!”