Immaginate un mondo alternativo in cui è stata la DC a prevalere al cinema rispetto alla Marvel, ed in cui è la Casa delle Idee a dover rincorrere una nuova generazione, dopo oltre dieci anni di nefasti tentativi. Conta chi è partito prima con il progetto, o chi ha avuto l’idea migliore? In questo approfondimento proveremo a cercare delle risposte a questa domanda, ed a chiederci: il DC Cinematic Universe di James Gunn funzionerà?
Un universo copiato e gestito male
Iniziamo dal principio: il DC Cinematic Universe è un progetto partito come copia e tentativo di rincorsa al Marvel Cienmatic Universe creato da Kevin Feige. E già questo ai tempi d’oggi è sinonimo di debolezza e d’insuccesso. Perché il pubblico, la sensibilità delle persone in generale chiede qualcosa di originale, di autentico. E può andare bene qualsiasi tipo d’intenzione e sfaccettatura nel progetto, ma ciò che si chiede e che si cerca è il vedere qualcosa capace di colpire l’empatia e la sensibilità di chi si mette a guardare ed a consumare quel prodotto.
La Warner Bros. ha fatto l’errore più grande cercando di mescolare l’inizio di un nuovo universo narrativo con un progetto che si vendeva da solo: Batman v Superman.
L’idea di poter vedere l’uno di fronte all’altro due dei più popolari supereroi dell’immaginario collettivo era un progetto cinematografico attesissimo da sempre. Ma questo progetto si è dovuto piegare ad una logica produttiva da suicidio.
Nonostante possa essere opinabile la visione narrativa di Zack Snyder e David Goyer (ad esempio l’escamotage del nome Martha che è stato mal utilizzato), c’è da dire che la Warner Bros. ha subito messo in difficoltà i creativi dietro a Batman v Superman, perché, ad una storia già impegnativa di per sé, è stato chiesto di aggiungere anche la narrazione della formazione dell’universo DC, con la Justice League ai suoi primordi da introdurre proprio in quel lungometraggio. Ne è uscito fuori un progetto confuso, che chiamava in causa una continuity ancora da costruire, e che si svincolava dall’idea di dare finalmente al pubblico una storia in cui la dicotomia tra l’oscuro Batman ed il solare Superman veniva sviscerata in tutto e per tutto. Si tratta di qualcosa di più rispetto ad un’occasione mancata: è un vero peccato mortale a livello cinematografico e per tutta una comunità di appassionati. Non si sa quando avremo la possibilità di rivedere un Batman v Superman al cinema, di certo ci si augura che possa essere un progetto completamente diverso a livello concettuale.
La costruzione del DC Cinematic Universe ha subito vacillato dopo i risultati non ottimali di Batman v Superman: Dawn of Justice. L’aspettativa era quella di vedere il film superare il miliardo d’incassi, ma così non è stato. Il film si è fermato a quasi 900 milioni, e la conseguenza è stata quella di aver mozzato la libertà creativa sullo sviluppo di Suicide Squad di David Ayer, un film che nel suo primo teaser sembrava essere davvero promettente, ma che è stato castrato dai timori della Warner Bros. E così un progetto più dark e oscuro, si è trasformato in una produzione alla Deadpool e Guardiani della Galassia, con tanto umorismo ed un montaggio schizzato (in effetti pare proprio che a montare Suicide Squad sia stato lo studio che si è occupato della composizione del trailer, cosa praticamente unica nella storia del cinema americano, e non solo). Il risultato è stato un film che ha prodotto buoni incassi, ma anche tante critiche.
Il tutto è culminato in Justice League. Così come era successo nel caso di The Avengers, il lungometraggio che raggruppa tutti i supereroi più importanti deve rappresentare il momento del “raccolto”, quello in cui la casa di produzione capisce se l’affetto nei confronti dei personaggi si è effettivamente cementato nel pubblico. E Justice League fu un progetto così tribolato, che anche i concetti narrativi, gli effetti visivi, il cast ed il possibile proseguimento, diventarono questioni secondarie. Zack Snyder dovette abbandonare Justice League, ed il lavoro fatto da Joss Whedon servì solo per creare una storia palesemente mozzata, e declinata verso un mood diverso. Lo stesso regista di The Avengers non ha affatto funzionato su Justice League, e ancora una volta la DC si è ritrovata a copiare la Marvel, diventando solo una pallida imitazione.
Un nuovo universo è possibile?
Ha senso ingaggiare il regista più originale del Marvel Cinematic Universe, ovvero James Gunn, per creare un nuovo universo cinematografico? Si tratta dell’ennesima copiatura, o ci si sta incanalando verso il percorso giusto?
Sicuramente l’idea di dare il controllo del DCU ad un creativo competente può avere senso. Kevin Feige si è dimostrato essere alla Marvel una figura capace di unire più film per creare un qualcosa di mai visto fino a quindici anni fa nella storia del cinema: creare una catena di continuity capace di incastrare ben venti film. Ma è un modello ancora valido? Il pubblico ha voglia di seguirlo? Il fatto che anche la Marvel abbia subito un calo di seguito di spettatori dopo Avengers: Endgame fa intendere che il rischio ci sta, ed è concreto. Però siamo ancora lontani dal dire che l’epoca dei cinecomics sia finita.
Ed in un periodo in cui le proprietà intellettuali sono il biglietto vincente per una casa di produzione, i personaggi DC non possono certo considerarsi da buttare. Ma vanno maneggiati con cura. Siamo anche in un’epoca di bulimia, in cui vengono proposti e riproposti personaggi e storie declinati in modi diversi e a distanza di pochi anni. Abbiamo visto negli ultimi undici anni avvicendarsi ben tre Batman, e la Marvel ha provato a rendere questo accumulo un pregio proponendo Spider-Man: No Way Home. Ma non è un’idea vincente a prescindere.
C’è curiosità all’idea di poter vedere James Gunn gestire un intero universo narrativo in casa DC, capace di unire film, serie TV, videogiochi e fumetti. Si tratta o di un grande azzardo o di una operazione capace di fare scuola. James Gunn è un creativo capace di tirare fuori emotività, empatia e idee quasi dal nulla (i Guardiani della Galassia sono diventati qualcuno proprio grazie a lui).
Ma cosa potrà fare lo stesso Gunn con in mano un’icona consolidata (ma adesso un po’ in decadenza) come Superman? Funzionerà il DC Cinematic Universe di James Gunn? Mai come in questo momento è tutto una grossa incognita. Ci sono punti a favore ed altri a sfavore di questa possibilità. L’11 luglio 2025 sarà una data che saprà dare le prime risposte. Il giorno dell’uscita di Superman: Legacy permetterà di dire se James Gunn e Peter Safran sono partiti con il piede giusto, e se un nuovo universo è possibile.