Secondo indiscrezioni pubblicate dalla stampa locale, anche il Governo del Giappone starebbe considerando di regolamentare il mercato mobile in maniera simile a quanto fatto dall’Unione Europea. Il pacchetto di novità includerebbe anche l’obbligo per Apple di consentire il sideloading sui suoi smartphone.

In sostanza, a differenza di quanto avviene oggi, gli utenti otterrebbero il diritto di scaricare applicazioni da fonti diverse rispetto all’AppStore. Sia grazie ad app store alternativi, sia direttamente dal browser.

Seguendo l’esempio dell’Europa, il Giappone mira a stimolare la concorrenza e offrire più scelte consentendo agli utenti di installare app attraverso servizi diversi dallo store ufficiale di Apple, creando così un campo di gioco più equo per gli sviluppatori. Il governo ritiene che questa concorrenza stimolerà l’innovazione e la diversità nel mercato delle app, riducendone il costo.

Oltre alla possibilità di installare app da fonti esterne, il governo valuta di stabilire una serie di altri divieti. Tra le altre cose, Apple e Google non potrebbero favorire i loro servizi e le loro piattaforme di pagamento a discapito delle alternative della concorrenza. Inoltre, sia Apple che Google sarebbero tenuti a semplificare la rimozione delle app preinstallate per gli utenti.

Attualmente le nuove regole sono ancora in fase di discussioni. Nella migliore delle ipotesi, il Governo potrebbe presentare la proposta di regolamentazione durante la prima metà del 2024.