Ogni anno in Nuova Zelanda viene eletta la specie di uccello dell’anno. Il vincitore del 2022 è il piccolo scricciolo di South Island. Un esemplare semplice che ha vinto su specie favorite e molto più appariscenti, sorprendendo tutti! Anche quest’anno la competizione ha scatenato non poche polemiche mettendo in mezzo anche leader politici e personaggi famosi.
Anche l’edizione precedente aveva scatenato grandi polemiche vedendo la partecipazione di una specie minacciata di pipistrello, il Chalinolobus tuberculatus. Al centro del concorso anche imbrogli come quando nel 2020 furono scoperti tantissimi voti, dati a una specie di uccello, provenienti da account falsi online. Un’altra polemica riguarda il kakapo, un buffo pappagallo notturno a rischio di estinzione. La specie si è aggiudicata ben due volte il titolo di uccello dell’anno, così nel 2022 gli è stato impedito di partecipare. Alle tifoserie la cosa non è andata giù smuovendo una vera e propria campagna elettorale per far vincere il pennuto. A soli 15 giorni dall’annuncio del vincitore, i fan dello scricciolo creando una pagina facebook sono riusciti a farlo vincere sul pinguino minore.
Per decretare l’uccello dell’anno si usa un sistema elettorale fra i più complicati al mondo. Non basta un accumulo di voti in maggioranza, perché il voto alternativo a preferenza multipla permette ai candidati con meno preferenze di poter vincere ugualmente. Lo scricciolo, il vincitore, è un uccello semplice e non appariscente, vola poco e male fra le rocce, preferisce camminare o saltellare. Predilige l’alta quota tutto l’anno. Ha un aspetto simpatico e tozzo, una coda cortissima e piedi enormi adatti a camminare sulle rocce e sulla neve. Si tratta di una specie vulnerabile ai predatori come ratti e mustelidi ed è a rischio per la perdita dell’habitat e il riscaldamento globale. L’obiettivo principale della vittoria è anche valorizzare il suo stato di conservazione.
Nella competizione sono stati coinvolti anche leader politici del Paese per l’elezione dell’uccello dell’anno. Il leader dell’opposizione Christopher Luxon si era schierato per il beccotorto. La deputata Chlöe Swarbrick ha sperato fino all’ultimo secondo nella vittoria del piccolo pinguino minore. Anche la premier Jacinda Ardern invece si è battuta per il petrello di Parkinson.
Per i neozelandesi il concorso dell’uccello dell’anno è diventato un appuntamento importante per promuovere la biodiversità del Paese. Anche per accrescere il patrimonio naturalistico e attirare l’attenzione per le specie a rischio di estinzione. Insomma, senza questa competizione, in pochi avrebbero saputo dell’esistenza dello scricciolo di South Island e delle altre curiose specie. Un punto a favore della Nuova Zelanda per questo importante concorso!