Le aree umide sono la fonte naturale di metano, importante gas serra. In queste zone d’umidità esistono dei cicli dello zolfo e del metano. Un ciclo importante dello zolfo si chiama la metanogenesi. In pratica, lo zolfo contrasta la produzione di metano. Gli scienziati finora hanno scoperto solo batteri che si cibavano o solo di metano o soltanto di zolfo. Fino a oggi non era stato scoperto nessun batterio che consumasse entrambe le sostanze. Il nuovo batterio può ingerirle anche contemporaneamente.

 

Questi risultati suggeriscono che i batteri mixotrofi ossidanti metano/zolfo rappresentano una componente precedentemente trascurata dei cicli ambientali del metano e dello zolfo.

autori dello studio

 

 

Il ceppo dei batteri scoperto si chiama Methylovirgula thiovoransHY1. Esso cresce grazie al metano, acidi organici e alcani a catena corta e anche ai composti inorganici dello zolfo. In pratica, la scoperta di tale ceppo batterico pone le basi per una migliore comprensione dei cicli dello zolfo e del metano. Questo nelle zone umide naturali e artificiali.

Le aree umide sono importanti e possono rappresentare ambienti chiave per contrastare il cambiamento climatico. Molte delle aree umide, addirittura del Settecento, erano andate perdute nel 2000 per la loro conversione in usi urbanizzati, agricoli o altri usi produttivi. La loro estinzione tre volte più rapida di quella delle foreste rappresenta una minaccia esistenziale di specie vegetali e animali.