Le donne, sempre discriminate sulla professione, vittime di stereotipi, destinate ad avere una paga nettamente inferiore agli uomini, almeno avevano una speranza. Sì, quella di poter vivere più dei loro partner. Ciò era vero fino a quando un recente studio ha attestato un’altra verità. Una ricerca danese ha dimostrato che negli ultimi 200 anni uno o due uomini su quattro sono sopravvissuti alle donne. Insomma, non è più vero che le donne vivono più degli uomini.
I ricercatori hanno affermato che la sopravvivenza femminile sia stata analizzata durante il tempo in popoli differenti. In realtà le differenze di genere nella sopravvivenza sono studiate in relazione di aspettativa di vita e non sugli anni vissuti. Ecco che vengono fuori due diversi concetti: uno è l’aspettativa di vita, l’altro è l’effettiva sopravvivenza. Lo studio si è basato su statistiche per esaminare le differenze di genere nelle morti su 199 popoli durante il corso di 200 anni.
Poi si sono prese in considerazione differenti tabelle su durata della vita e differenza di genere. Si sono considerati 41 paesi del database, insieme ad altri dati. Si sono anche analizzati gli uomini che sopravvivono alle donne secondo il livello di istruzione e lo stato civile. Ciò con l’uso di statistiche nazionali americane su morti e conteggio della popolazione. Ecco i risultati ottenuti dallo studio. Dal 1850 la probabilità che gli uomini sopravvivano alle donne è cambiata tra il 25 e il 50%.
Nei Paesi sviluppati però la probabilità che gli uomini sopravvivano alle donne è calata fino agli anni Settanta. Poi è aumentata in tutte le popolazioni in modo graduale. Da attestare che gli uomini sposati con una laurea siano più avvantaggiati a confronto delle donne non sposate con solo un diploma di scuola superiore. Gli uomini sembrano avere, inoltre, una relazione più stabile rispetto alle donne.