Mentre la prima stagione di For All Mankind 3 esplora una versione alternativa della corsa allo spazio del 1969 sulla luna, ora siamo coinvolti nella nuova stagione; che presenta un ambiente ambizioso della NASA negli anni ’90. La serie Apple+ va oltre la tuta spaziale e il cibo liofilizzato e torna a casa con gli astronauti e gli ingegneri, evidenziando le dinamiche delle loro famiglie.
Abbiamo parlato con Cynthy Wu e Shantel VanSanten di For All Mankind 3 della loro trama madre-figlia e di cosa si aspettavano dalla corsa su Marte. Per chi ha sempre seguito la serie, VanSaten dalla prima stagione, interpreta il suo personaggio, Karen Baldwin, che ha perso suo figlio alla fine della prima stagione mentre suo marito Edward è in missione. Wu, nuova nella seconda stagione, interpreta la loro figlia adolescente adottiva di nome Kelly, curiosa del passato dei suoi genitori. Nel sesto episodio della seconda stagione, troviamo Kelly che si sente curiosa e insicura mentre naviga nella sua adolescenza… mentre Karen deve nervosamente diventare la madre di un’adolescente vulnerabile.
Houston, abbiamo una nuova intervista.
Tuttavia, non sono tutti i capricci d’ira e l’angoscia adolescenziale. VanSanten e Wu spiegano allegramente alcuni degli elementi chiave e delle esecuzioni dietro le quinte che concorrono alla creazione di una serie televisiva come questa. Prima dell’inizio delle riprese di For All Mankind 3, Wu si è presentata sul set per scattare foto che potevano essere mostrate in tutta la casa sul set della sua famiglia.
Quindi VanSanten ha spiegato che la prima volta che ha incontrato suo marito sullo schermo, hanno scattato vivaci foto di Natale in famiglia. Sebbene possano sembrare bizzarri, questi piccoli elementi fanno sembrare la serie così sincera e speciale. Ecco cosa ci ha raccontato della sua bellissima esperienza Cynthy Wu. Trovate i nuovissimi episodi di For All Mankind 3 ogni venerdì su Apple+. Di seguito il trailer pubblicato su YouTube:
Intervista a Cynthy Wu
Le star di For All Mankind Shantel VanSanten e Cynthy Wu hanno rivelato le loro scene preferite della terza stagione e com’è stato lavorare insieme. La stagione 2, uscita il 19 febbraio su Apple TV+, salta di 10 anni dalla prima al 1983, quando gli astronauti americani devono capire come andare avanti ora che i russi hanno un’arma sulla luna. La terza fa un altro salto temporale e ci porta nel 1995 e in piena corsa su Marte.
L’attrice ha spiegato che uno dei creatori della serie Ronald D. Moore descrive la storia come “essere in grado di avere il programma spaziale che ci era stato promesso e i modi in cui avremmo potuto far progredire le questioni sociali, i diritti delle donne, la tecnologia in meglio”. VanSanten interpreta Karen Baldwin, sposata con l’astronauta Ed, interpretata da Kinnaman. Nella seconda stagione, la coppia adotta Kelly, interpretata da Wu.
È stato meraviglioso lavorare con queste persone incredibili, ha detto, e raccontare la trama di una figlia adottiva.
Qual’è stata la sua scena preferita, lavorando al fianco di VanSanten e Kinnaman?
Ho adorato girare l’episodio 3 con Chantel e Joel… è stato un episodio così profondo e significativo da esplorare per i personaggi, ed è stato un vero piacere essere un attore una stanza con attori così forti e potenti per recitare di fronte. È stata una dinamica così diversa e meravigliosa in questa stagione per me e creare questa dinamica familiare.
Ancora Congratulazioni per la serie tv e per il lavoro svolto, posso chiederti quanto ti sei divertita a girare questa stagione? Com’è stato recitare con Shantel?
Certo, che lo puoi chiedere e ti dirò che è stato ancora meglio della seconda in cui comunque ero ancora un po’ in soggezione a lavorare con Shantel. Piano piano però abbiamo preso confidenza e la nostra chimica è venuta fuori ed è stato semplicemente fantastico. Abbiamo passato molto tempo sul set e anche fuori e siamo diventate delle vere compagne, se si può dire. Prima di iniziare a girare poi c’è stato un buffo episodio in cui io ho fatto delle fotografie da mettere nella casa per essere meglio nella parte della figlia di Shantel. Quella è stata la prima occasione in cui ci siamo viste ed è stato strano perché io stavo facendo delle foto di me da bambina da mettere nella casa. Una in particolare è stata al centro dell’attenzione perché è stata l’occasione in cui mi ha detto che posso interpretare personae della mia età ma anche bambine di nove anni e nessuno se ne accorgerebbe. E’ stato un bel complimento e ci siamo messe a ridere, da lì poi direi che è stato tutto un crescendo. Ne vedrete di cose interessanti un questa stagione, p una promessa.
Quanto è stato importante per te prendere parte a questo progetto? Avevi mai letto di storie simili prima di recitarvi?
La premessa è molto semplice, sono una grande nerd per lo spazio. Mi è sempre piaciuto moltissimo e l’ho studiato anche per passione personale non solo a scuola. Mi sono sempre sentita affascinata da storie che riscrivono la storia e prendere parte a questo progetto per me è stata una prova fantastica. Dal lato umano, ho trovato una vera e propria famiglia sul set con cui affrontare sfide quotidiane e non solo e dall’altro ho avuto un ruolo che mi ha permesso di crescere e migliorare molto. All’inizio quasi non ci credevo poi mi sono abituata all’idea piano piano. E’ stato molto soddisfacente e l’amicizia con Shantel per me è molto preziosa, la considero una vera e propria mentore.
In relazione a ciò, qual’è stata la prima cosa che hai pensato quando hai avuto il primo copione e anche quello della nuova stagione?
Sinceramente? Perché a me? Scherzi a parte, la prima volta ho pensato che fosse un progetto molto impegnativo forse addirittura più grande di me ma lavorandoci ho capito che era proprio qualcosa che mi piaceva molto. Sono sincera, non è stato immediato calarsi nella mia parte ma ho avuto il giusto supporto e la giusta motivazione. E’ stato molto interessante. Non si vedono tutti i giorni storie di questo tipo e curate così bene in ogni minimo dettaglio. Per il copione della terza stagione ho pensato che fosse fantastico, voglio dire Marte? E’ come vivere già nel futuro in un certo senso e questo ti fa sentire sempre su di giri. In conclusione direi che For All Mankind ha creato qualcosa di assolutamente originale e innovativo portando il concetto e se? ad un altro livello, mi sento onorata di far parte di questo progetto e spero che verrà apprezzato da un pubblico sempre più ampio. Non è solo una storia di corsa allo spazio è la storia dentro la storia di come hanno vissuto o possano aver vissuto queste vicende anche le famiglie di chi effettivamente è andato o andrà nello spazio. Umanamente parlando non è proprio la cosa più semplice da fare e mette alla prova chiunque sia coinvolto emotivamente con gli astronauti. Queste sono il tipo di storie di cui abbiamo bisogno, mostrare un lato che è sempre rimasto nascosto delle cose, portare un nuovo significato e far scoprire anche nozioni scientifiche perché no? Preparatevi per una terza stagione piena di colpi di scena, non riuscirete a capire dove vi porterò finché non vi ci avrà portati.
A presto, e grazie ancora del suo tempo e gentilezza.