I dirigenti di SpaceX interrompono il silenzio. In una recente intervista con la CNBC, il Presidente dell’azienda ha difeso apertamente Elon Musk dalle accuse di molestie sessuali emerse la settimana scorsa. «Personalmente credo che le accuse siano false», ha dichiarato Gwynne Shotwell. «Non perché lavoro per Elon, ma perché ho lavorato a stretto contatto con lui nel corso degli ultimi 20 anni, e non ho mai visto e sentito nulla che si avvicini anche solo a queste accuse».
La settimana scorsa un articolo di Business Insider ha accusato Elon Musk di essersi comportato in maniera inappropriata con una hostess in servizio su un aereo privato di SpaceX. Nel 2018 l’azienda avrebbe concordato un pagamento di 250.000 dollari per mettere a tacere le accuse.
Elon Musk ha contestato la ricostruzione degli eventi, sostenendo che l’accusa fosse «completamente falsa». Il fondatore di Tesla e SpaceX ha accusato Business Inisder di aver montato un caso sul nulla esclusivamente per attaccare le sue idee politiche. Il giorno prima dell’uscita dell’articolo, Elon Musk aveva dichiarato di voler votare per il partito repubblicano.
Né Musk né i dirigenti di SpaceX hanno negato la transazione a favore della donna. È comunque importante sottolineare che negli Stati Uniti d’America è molto comune che i procedimenti legali vengano chiusi in sede extragiudiziale, ossia non nei tribunali ma attraverso la mediazione. Spesso è una questione di costi e benefici: se c’è il legittimo sospetto che la causa possa creare degli ingenti danni all’azienda, ad esempio prolungandosi per molti anni oppure producendo un danno reputazione, è preferibile concordare una cifra per archiviare la questione e non portarla davanti ai giudici. In genere viene anche firmato un NDA, ossia un accordo che impegna le due parti a non divulgare con nessuno quanto è successo.
Durante l’intervista Gwynne Shotwell ha anche ribadito che SpaceX ha una politica di tolleranza zero nei confronti delle molestie sessuali e che ogni denuncia viene indagata in modo approfondito dall’azienda, «a prescindere da chi è l’accusato».