Il CdA di Twitter non intende fare passi indietro. Un portavoce dell’azienda ha confermato alla CNN che il consiglio d’amministrazione non ha la minima intenzione di modificare gli accordi già presi con Elon Musk. Nessuno sconto rispetto alla cifra proposta inizialmente e, a quanto pare, nemmeno nessun audit indipendente per verificare la veridicità dei dati sul numero di account bot.

«Il CdA e Musk si sono accordati per una transazione di 54,20 dollari per azione», ha ribadito il portavoce. Crediamo che sia nel migliore interesse degli azionisti, ne consegue che intendiamo chiudere la transazione e dare seguito all’accordo».

La scorsa settimana Elon Musk ha annunciato di voler mettere in pausa l’operazione di acquisizione, chiedendo pubblicamente che Twitter sottoponga i suoi dati ad una revisione interna. Si parla dei numeri degli account falsi (spam, bot e dupplicati) che secondo il social network inciderebbero per meno del 5% sul totale di utenti attivi. Un numero che non convince il fondatore di Tesla, secondo il quale gli account fake sarebbero ben il 20% degli utenti attivi sul social.

Eppure sembra che Musk abbia le mani legate. “È verosimile che stia tentando di rinegoziare il costo dell’acquisizioni per ragioni meramente di mercato”, ha scritto Matt Levine su Bloomberg. “Ma questo non è consentito dall’accordo che ha firmato: non può semplicemente abbandonare il tavolo delle trattative perché il prezzo delle azioni di Twitter nel frattempo è crollato, il rischio di mercato grava interamente sull’acquirente”