Il nuovo CEO di Twitter è già finito alla berlina. Colpa di un tweet che risale a ben 11 anni fa. “Non distinguono tra musulmani ed estremisti, beh perché dovrei distinguere tra bianchi e razzisti allora?”, aveva scritto nel 2010.

Questa settimana il CEO di Twitter Jack Dorsey ha annunciato le sue dimissioni, nominando Parag Agrawal come suo successore. Come era lecito aspettarsi, dopo una carriera nell’ombra gli utenti della rete hanno messo la sua vita sotto la lente d’ingrandimento, partendo proprio dai post scritti in passato sulla piattaforma che ora è chiamato a dirigere.

Parag Agrawal ora deve rispondere di un’accusa di razzismo, che tuttavia potrebbe essere almeno in parte pretestuosa. Tanto per iniziare, non si tratta nemmeno di un pensiero originale di Agrawal. È una citazione dell’attore Aasif Mandvi, che quella frase l’aveva pronunciata durante un’intervista al Daily Show di Jon Stewart.

Ma questa giustificazione non ha persuaso la destra americana, che rimane sul piede di guerra. Il sito conservatore Breitbart, il primo a dare la notizia, ad esempio punta il dito contro il fatto che quella citazione all’epoca era stata riportata senza alcuna contestualizzazione o critica.

«Questo è il nuovo CEO di Twitter, come possiamo avere fiducia nel fatto che tratterà tutti gli utenti allo stesso modo?», ha incalzato il deputato repubblicano Ken Buck.

Sempre Breitbart ha rispolverato anche una passata intervista data da Agrawal alla rivista Technology Review un anno fa. In quell’occasione l’attuale CEO aveva detto che la libertà di parola non sarebbe più stata una priorità del social network.