Sembra che i nuovi sistemi che verranno venduti direttamente con Windows 11, almeno per quel che concerne i PC preassemblati, possano avere dei problemi per quanto riguarda le prestazioni all’interno dei videogiochi. Stando a dei test di PCGamer, il problema può ridurre le performance anche fino al 28%, il che è un gran grattacapo se si considera l’impegno del colosso di Redmond per rendere il suo nuovo sistema operativo perfetto per il gaming.

Il tutto avviene per via dell’impostazione Virtualization-Based Security (VBS), pensata al fine di proteggere i computer, ma che per riuscire a funzionare correttamente rischia di creare reali problemi alle performance. Trovate qui di seguito la spiegazione di Microsoft in merito alle funzionalità del tutto:

“VBS utilizza la feature della virtualizzazione dell’hardware al fine di creare e isolare una regione di memoria sicura dal normale utilizzo del sistema. Windows può utilizzare questa “modalità virtuale sicura” per ospitare diverse soluzioni per la sicurezza, fornendole con protezione aggiuntiva dalle vulnerabilità nel sistema operativo, ed evitando che l’utilizzo di exploit dannosi possa sorpassare le protezioni.

Stando a quello che sappiamo, l’obiettivo della compagnia è introdurre la funzionalità di default per i computer che verranno venduti con già Windows 11 all’interno, e di conseguenza chi deciderà di effettuare l’upgrade non riscontrerà problemi, a meno che non abbia già abilitato il VBS sulla propria macchina.

C’è da specificare che – seppur potenzialmente molto utile – la funzionalità è pensata per lo specifico per le imprese, e di conseguenza i normali consumatori potrebbero in diversi casi non voler fruire della feature. Staremo a vedere se in seguito al debutto di Windows 11, che arriverà nella giornata del 5 ottobre, Microsoft deciderà di fare dietrofront e non includere di default la novità nelle nuove macchine, o magari spiegherà un processo semplice per evitare cali di prestazioni.