Come riportato da The Verge, Google è stata recentemente accusata di aver fatto “figli e figliasti” per quel che concerne il trattamento degli sviluppatori per le app Android. Si parla di una possibile nuova causa che la compagnia dovrà affrontare per aver offerto dei tassi ridotti ad alcune specifiche applicazioni, ovvero nello specifico a Netflix. Stando al fatto che importantissime app come Spotify, Tinder e Netflix avrebbero tentato evadere il sistema di tassazione dello store realizzato dal colosso, un accordo del genere si porrebbe il fine di evitare manovre come questa.
Ciò avrebbe sia l’obiettivo di mantenere almeno parte dei guadagni, sicuramente considerevole, per Google, e sia non permettere che Netflix possa allontanare sempre più consumatori dal suo negozio, magari finendo infatti in futuro per uscirne del tutto. Stando alle prime informazioni, si parla anche di come le cifre chieste agli sviluppatori possano essere esagerate, dato che apparentemente la compagnia potrebbe raggiungere il punto di equilibrio con solamente il 6%, e avrebbe invece chiesto il 30% quasi al fine di copiare Apple.
Una spokewoman di Google ha spiegato a The Verge che in realtà tutti gli sviluppatori sono stati esposti allo stesso tipo di tassazione e politiche, al fine di mantenere una sana competizione. Le dichiarazioni sono quindi in disaccordo sui punti della causa, e Google ha confermato di non aver offerto alcun tipo di trattamento preferenziale a Netflix.
Staremo a vedere mentre il tutto si evolverà quali saranno le novità ad emergere, al fine di capire se il colosso abbia davvero deciso di intraprendere questa strada, per poi negare tutto, o se in realtà i punti della causa risultino totalmente – o in parte – errati. Non sappiamo ancora quali potrebbero essere le conseguenze per la compagnia. Sapevate che recentemente i guadagni del Play Store ottenuti nel 2019 sono stati svelati? Ne abbiamo parlato in questo articolo.