Gamestop ha chiuso una seconda vendita di azioni ATM, ossia al prezzo di mercato. Il colosso del gaming ha piazzato sul mercato 5 milioni di azioni, portando a casa fondi per 1.126.000.000 miliardi di dollari. Ad aprile GameStop aveva annunciato una prima vendita ATM, mettendo sul mercato 3,5 milioni di azioni, con un totale di nuova liquidità per 551 milioni di dollari.

Ve lo ricordate? Proprio all’apice del fenomeno delle meme-stock e del caso WallStreetBets, GameStop si trovava con le mani legate, impossibilitata ad emettere nuove azioni e guadagnare liquidità grazie al valore iper-pompato del suo valore in borsa. Ogni emissione di nuove azioni deve essere giustificata all’autorità di vigilanza della borsa americana, la SEC, e GameStop non ha avuto il tempo utile per poterlo fare.

Fortunatamente le quotazioni di GameStop sono tornate a salire nelle ultime settimane e questa volta l’azienda non si è fatta trovare impreparata.

Va detto: se all’inizio dell’anno la catena di videogiochi si presentava agli occhi del pubblico come decotta e senza un futuro chiaro – non a caso il rally nacque dall’ingordigia degli short-seller, ossia chi scommette contro un’azienda -, oggi le azioni di GameStop sono un asset estremamente interessante per gli investitori.

L’azienda davanti a sé ha un importante percorso di trasformazione. Recentemente GameStop ha preso alcune misure per trasformarsi radicalmente: a febbraio è cambiato il CFO, con l’annuncio di abbandonare il modello di business basato sul mattone – ossia sui negozi fisici – per puntare tutto su digitale e vendite online. Ancora più recentemente, GameStop ha annunciato l’intenzione di iniziare a vendere anche accessori per i PC, come GPU e schede madre, oltre che il piano per creare una piattaforma dedicata ai NFT.