C’è chi, scherzando, preannunciava come i rover marziani inviati dagli Stati Uniti e dalla Cina sarebbero finiti con il dar vita a uno scontro spaziale degno dei Transformer. Paradossalmente, sarebbe più opportuno dire che Decepticon e Autobot possano fiorire sulla Luna, visto che il Giappone vuole mandarvi prossimamente un robot progettato proprio dal toy designer della serie, Tomy.

Più nello specifico, Tomy sta lavorando sin dal 2016 a un drone sferico sviluppato al fianco della Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA) della Doshisha University e, più recentemente, di Sony. Un insieme di competenze che su carta potrebbe sembrare mostruosamente bizzarro, ma che di fatto riesce a far convogliare specializzazioni complementari.

Tomy si occuperà della miniaturizzazione delle componenti, Sony del reparto video-fotografico e gli accademici progetteranno la struttura base. Il tutto sembra comunque proporsi come l’inizio di quello che potrebbe essere il regno galattico dei robottoni nipponici.

Il robot in questione dovrebbe raggiungere la Luna l’anno prossimo ponendosi lo scopo di studiare la polvere e la gravità lunari con l’intenzione di fare da avanguardia alla prima missione di allunaggio prevista dalla JAXA, attualmente calendarizzata per il 2029.

La sfera comandabile in remoto avrà un diametro di circa 80 mm e sarà caratterizzata da un peso di appena 250g. Verrà portata a destinazione dall’azienda giapponese ispace e, una volta toccata la superficie lunare, si trasformerà per assumere la sua “forma di movimento”. Nulla di estremo come i Bakugan, ma l’idea è quella.

 

 

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