Il prossimo mese si terrà il Mobile World Congress di Barcellona. Sarà una delle prime grandi conferenze europee da febbraio dell’anno scorso, quando la pandemia impose lo stop di tutti gli eventi dal vivo. Il MWC del 2020 fu proprio una delle prime vittime del Covid-19.
Il Mobile World Congress si trova così davanti ad una sfida di vitale importanza: dimostrare che è possibile continuare ad organizzare eventi – nonostante la pandemia non sia terminata – e farlo in sicurezza. È un importante banco di prova per tutto il settore.
Questa edizione vedrà una speciale partecipazione del Governo spagnolo, che ha scelto di sostenere l’iniziativa. Un’edizione del MWC in media vedeva la partecipazione di oltre 100mila ospiti, quest’anno ci si aspetta un dato più che dimezzato. La speranza è che migliaia di persone decidano di partecipare comunque.
Sarà un’edizione ibrida, come quella di Shanghai: produttori e ospiti potranno optare per una presenza meramente virtuale. Alcuni prodotti verranno presentati in diretta streaming, senza un vero e proprio stand del produttore in fiera. Una partnership con Microsoft ha reso possibile un’integrazione tra gli eventi virtuali e i prodotti di Redmond, come Microsoft Teams.
Per tutta la durata dell’evento saranno operative diverse postazioni dove effettuare i test rapidi per il Covid-19, mentre un badge digitale consentirà l’accesso alla struttura dell’evento, evitando il più possibile lunghe attese in coda. Un’app di contact tracing terrà poi traccia di eventuali contagi, notificando eventuali ospiti a rischio.
Non sarà lo stesso evento di sempre, ma almeno si tratta di un inizio
ha detto Mats Granyryd, direttore generale della GSMA (organizzazione dietro al MWC).
Nonostante gli sforzi, molte grandi aziende non ne hanno voluto sapere. Colossi come Nokia, Samsung ed Ericsson hanno scelto di non organizzare una presenza in persona.
Se parli con le persone all’interno di questa industria è facile scoprire che esiste un forte desiderio di tornare alla normalità, agli eventi fisici. Ma bisogna anche trovare il giusto tempismo. Nelle prossime settimane scopriremo se il GSMA ha preso una decisione corretta
ha detto a Reuters Ben Wood, direttore di CCS Insight.