Il Merriam-Webster ha già creato una definizione ufficiale di NFT, la mania nata ad inizio anno al centro del fenomeno dei crypto collezionabili e dell’arte digitale. E, indovinate un po’? La stessa definizione sarà venduta come NFT.
Il Merriam-Webster è probabilmente il più noto e prestigioso dizionario in lingua inglese. Per capirci, è quello che citano le love-comedy (e non solo) quando rappresentano nel modo più banale possibile i brindisi ai matrimoni (Il Merriam-Webster definisce il matrimonio come…).
Il ricavato della vendita andrà interamente a favore di Teach for All, una non-profit impegnata nella missione di rendere l’educazione accessibile a tutti, anche all’interno delle comunità marginalizzate.
a unique digital identifier that cannot be copied, substituted, or subdivided, that is recorded in a blockchain, and that is used to certify authenticity and ownership (as of a specific digital asset and specific rights relating to it)
si legge nella definizione ufficiale del Merriam-Webster.
Non è la prima volta che un contenuto sui Non-Fungible Token viene venduto come un NFT, a dirla tutta. Il New York Times aveva venduto come NFT un interessante editoriale dedicato al fenomeno. Peraltro, acquistando l’articolo si otteneva anche il diritto di venire intervistati per un secondo approfondimento dedicato al fenomeno.
Nel frattempo eBay ha annunciato che presto aprirà una nuova sezione interamente dedicata ai Non-Fungible Token, ponendo un interessante sfida ai leader del settore, come Opensea e Rarible.