La mania per le AirPods inizia a dare segna di stanchezza: Apple corre ai ripari e sceglie di ridurre la produzione delle sue cuffie di circa il 25-30%. Nel 2021 il produttore dovrebbe così fermarsi a circa 80 milioni di unità. Il piano originale era di produrre 110 milioni di AirPods nel corso dell’anno.

Fin dalla presentazione del device, nel 2016, le AirPods hanno sempre avuto un destino piuttosto felice, con una forte domanda in crescita a doppia cifra di anno in anno. «Attualmente l’inventario è estremamente alto, ma la domanda non è ai livelli delle aspettative», ha spiegato una fonte ben informata al Nikkei Asia.

Nel corso del 2021 Apple dovrebbe presentare la terza generazione delle sue AirPods, l’azienda spera che la novità possa spingere nuovamente la domanda dei consumatori. I wearable, tra cui figurano anche le AirPods, oggi rappresentano l’11% dei ricavi di Apple. Circa 12,97 miliardi di dollari.

Le AirPods sono anche uno dei pochi prodotti della Apple, continua il Nikkei Asia, a non aver beneficiato dell’auemento della domanda dei consumatori nel corso della fine del 2020. Molti consumatori hanno preferito optare per cuffie true wireless più economiche e di brand meno blasonati.

L’impennata dell’offerta delle aziende concorrenti avrebbe poi eroso significativamente la dominance di Apple sul mercato, con le sue quote che sono scese dal 60% del 2018 al 31% del 2020. Per i consumatori avere le AirPods originali di Apple non è più un must, e molti sono tranquillamente felici di optare per soluzioni più entry-level.