La Cina sta puntando su una rapida integrazione degli yuan digitali, monete tech con cui i cittadini possono ormai già pagare tutti i loro acquisti sui principali siti nazionali di e-commerce, ma che stanno progressivamente venendo adoperati anche per retribuire i lavoratori. Il gigante JD.com, in collaborazione con la Commercial Bank of China (ICBC), ha infatti iniziato a depositare sui conti del personale le paghe sotto forma di entrate virtuali.

La Cina, d’altronde, non vede l’ora di creare un ecosistema che sia capace di tenere testa alle criptovalute blockchain e, soprattutto, ai sistemi di pagamento Alipay e WeChat Pay, sistemi che favorirebbero lo strapotere delle grandi aziende tech.

Se c’è una cosa che la Cina ha imparato dal confronto con Jack Ma, ex leader di Alibaba, è infatti che le Big del settore stiano accumulando tanto potere da iniziare a mettere in discussione lo status quo del Paese, cosa che l’establishment sta ora cercando di sedare prima che sfugga da ogni controllo.

Tra le ditte che permettono di pagare con gli yuan digitali ricordiamo la piattaforma di streaming Bilibili, il mastodonte videoludico Tencent e la multinazionale tech Huawei.

 

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